Il Teatro della Tosse di Genova punta su danza e collaborazioni internazionali
“Il pubblico ci segue sempre di più – ha detto Emanuele Conte alla conferenza stampa della presentazione della stagione 2018 del Teatro della Tosse – Il nostro far teatro fuori sede è iniziato 20 anni fa alla Fiumara e adesso con Michela Lucenti continua con altre cose importanti. Le scuole genovesi ci riconoscono come alternativa allo Stabile. Il nostro teatro per ragazzi è cresciuto. Da noi si toccano i classici in modo contemporaneo, e per questa stagione 2018 ci sono focus coraggiosi con collaborazioni con la Germania”.
Del resto il mondo cambia, si evolve, va avanti, e la Tosse non resta certo indietro, da qui il titolo della stagione ”Del presente” che, come dice il Direttore del teatro Amedeo Romeo, significa sia che il teatro è forma spettacolare che avviene nel presente e che soprattutto la Tosse cavalca questo presente.
Ed il programma della Tosse è devvero catapultato nel presente con una vasta gamma di contaminazioni tra prosa, danza, musica. “Noi siamo in tanti a costruire il programma, una squadra con tante teste diverse ed alla fine il risultato si vede” ha detto Romeo. E questa stagione,iniziata ufficialmente a Capodanno con gli attori della Tosse e i danzatori di Balletto Civile con l’anteprima de Il Maestro e Margherita, diretto da Emanuele Conte e Michela Lucenti, inizia proprio con questo spettacolo che dal 2 all’11 febbraio sarà in Prima Nazionale nella sala Trionfo.
Il Maestro e Margherita è la seconda collaborazione registica tra Conte e Lucenti dopo Orfeo Rave. Anche in questo nuovo lavoro si intrecciano linguaggi diversi, dalla danza alla prosa, dalla musica alle arti visive, per dare vita a una forma di spettacolo che supera le barriere tra i generi. Uno spettacolo visivo e coinvolgente con un gusto grottesco e surreale che riprende il testo originale e che esplode in tutta la sua potenza eversiva nelle grandi scene di danza.
Ma oltre alla prima nazionale de Il Maestro e Margherita in scena a febbraio altri due lavori sottolineano lo stretto legame che si è venuto a creare negli ultimi anni tra il Teatro della Tosse e Balletto Civile. In scena dal 13 al 15 febbraio ci sarà Bad Lambs una coproduzione Tosse/Balletto civile per la regia di Michela Lucenti che cura anche le coreografie. Bad Lambs è una partitura fisica per un ensemble allargato di interpreti, che unisce al nucleo stabile di Balletto Civile alcuni danzatori diversamente abili avviando nuovi processi e incontri. Mentre il 17 e il 18 febbraio è la volta di Nell’Aere/Inferno, spettacolo nato due estati fa nella sala Trionfo del Teatro della Tosse con le coreografie di Michela Lucenti e Maurizio Camilli e le scene firmate da Emanuele Conte.
Ma il fiore all’occhiello di questa stagione è senz’altro il focus sulla Germania con la presentazione di due spettacoli totalmente made in Germany: Autodiffamazione, 18 e 19 gennaio e Intime Fremde in scena il 19 e il 20 gennaio. Fa parte del focus anche il progetto “Past-Euphoria. Post-Europa” del fotografo Fabio Sgroi, sviluppato dagli anni novanta ai giorni nostri, ha come epicentro la Germania, che continua a confrontarsi con il suo passato, ma attraversa tutti quei territori dell’Europa centro-orientale che hanno subito i violenti effetti delle recenti dinamiche geopolitiche. La mostra presenta una selezione di scatti che raccontano la quotidianità di una società ancora alla ricerca di un’identità. La mostra è a cura di Salvatore Davì e prodotta dal Goethe-Institut e dalla Galleria X3.
Ma il nuovo cartellone è ricco di ospitalità nazionali e internazionali, grandi nomi e artisti emergenti: Peter Brook e Marie Hélène Estienne, Familie Flöz, Chris Lynam, LucyPrebble / Silvio Peroni, Peter Handke / Werner Waas e Lea Barletti, Welcome Project, Edoardo Erba / Serena Sinigaglia, Jöel Pommerat / Fabrizio Arcuri, Domenico Starnone / Andrea De Rosa, Ian Bertolini, Guo Shixing / Sergio Basso, Luca Ricci, Gipo Gurrado, Bruno Fornasari, Massimiliano Cividati, Piccola Compagnia Dammacco, Eleonora Pippo, Elisabetta Granara, Compagnia dei Demoni.
“Siamo certi di aver raggiunto l’obiettivo a noi più caro: diventare uno spazio aperto di dialogo costante con pubblico e artisti, un polo culturale riconosciuto grazie alle sue molteplici anime e sfaccettature” ha detto Conte ed in effetti a Genova questa realtà primeggia in questo senso.
La programmazione del 2018 è possibile grazie al Ministero per i beni e delle attività culturali, al Comune di Genova e alla Regione Liguria, ed è sostenuta dalla Compagnia di San Paolo.
Francesca Camponero
[Nella foto in alto Il maestro e Margherita (foto di D. Aquaro)]