Al Carlo Felice arriva una Norma tutta al siciliano
“Abbiamo aperto con un musical, poi abbiamo avuto quanto di più popolare possibile, Rigoletto, ed ora come terzo titolo della Stagione arriva Norma in un allestimento suggerito da Mariella Devia, una delle più grandi interpreti viventi del belcanto, che sarà anche la protagonista dell’opera”. Queste le parole del Sovrintendente Roi in apertura della conferenza stampa di presentazione dello spettacolo che debutterà al Carlo Felice mercoledì 24 gennaio alle ore 20.30, con repliche fino al 31 gennaio.
L’opera in due atti di Felice Romani su musica del catanese Vincenzo Bellini, aveva avuto a Genova l’ultima rappresentazione nel marzo 2005, ed ora torna sul palco del Carlo Felice con una regia tutta al siciliano, firmata infatti a due mani da Luigi Di Gangi e Ugo Giacomazzi, catanese uno e palermitano l’altro.
“La nostra è una lettura tutta al femminile – ha detto Giacomazzi- del resto nella nostra cultura la figura femminile ha grande importanza perchè la donna rappresenta la madre, e qui abbiamo una grande madre. In Norma ci sono i temi antichi e le atmosfere della tragedia greca, in cui emerge il conflitto della protagonista, divisa tra il ruolo di sacerdotessa dei Druidi e quello di madre e di donna innamorata e abbandonata. Norma è uno spirito ribelle perchè vuole fuggire dal ruolo di prigioniera dei suoi doveri per proiettarsi fuori. Lei sa che il suo destino è fuori.Questo suo spirito ribelle fa sì che la rete che ha tessuto abbia un punto debole attraverso il quale fa passare il nemico più grande”.
Ispiratrice dei due registi è stata Maria Lai, una delle figure femminili più importanti e affascinanti nella storia dell’arte italiana della seconda metà del Novecento, una piccola grande fatina sarda che dava vita ai fili. Li stringeva, li scioglieva, li allacciava, li annodava. Fili che diventavano pensieri, storie, emozioni. Fili che univano intere comunità, mondi diversi. L’artista incrociava la sua vita con altre vite, con altri mondi. Intrecciava l’arte e la poesia ed univa il nostro territorio.
“Maria Lai diceva che chi si sente imbrigliato si sente anche infelice – continua Di Gangi – ma Norma quando ha deciso secondo la sua volontà non si sente infelice neppure quando va al rogo perchè sa di aver vinto comunque. Norma è simbolo di libertà e diversità, per questo ci piace così tanto. Abbiamo anche scelto un bambino di colore per il ruolo di uno dei suoi figli, per evidenziare questa diversità. Noi vogliamo valorizzare la diversità, ma non stravolgiamo nulla del testo che abbiamo analizzato a fondo assieme alla splendida musica di Bellini”.
Per questo allestimento le scene sono state realizzate da Federica Parolini, i costumi sono curati da Daniela Cernigliaro e le luci sono firmate da Luigi Biondi, mentre la direzione dell’ Orchestra è affidata ad Andrea Battistoni, Direttore Principale del Teatro Carlo Felice.
Il cast, è composto da nomi di spicco come appunto quello di Mariella Devia, che si alternerà nel ruolo con Desirée Rancatore; Adalgisa sarà interpretata da Annalisa Stroppa e Valentina Boi, Stefan Pop e Roberto Iuliano saranno Pollione, Riccardo Fassi e Mihailo Šljivić Oroveso, Elena Traversi vestirà i panni di Clotilde e Manuel Pierattelli sarà Flavio.
Tra gli Sponsor dell’opera, si aggiunge la presenza del marchio Preti, storica industria dolciaria di Genova fondata nel 1851, che con questa partecipazione riprende un’usanza dei suoi fondatori nel sostenere la cultura. “Poi qualcuno dice che con la cultura non si mangia…” ha detto scherzosamente Roi.
Francesca Camponero