Marco Biella, da Cremona al Bolshoi

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Marco Biella

Ha soli 16 anni Marco Biella, ragazzo di Bassano Bresciano, che il 15 ottobre ha fatto le valigie per volare a Mosca all’accademia di danza del Bolshoi. Marco fa parte degli unici sei italiani (su seicento iscritti) che sono stati ammessi a seguire le durissime lezioni della scuola moscovita, e questo lo deve senz’altro alla preparazione della sua insegnante Laura Costa, ex ballerina scaligera che a Cremona ha aperto una scuola di danza classica nel 2014.

La storia di Marco parte in realtà in un campo di calcio della Bassa, ma le scarpe da calcio non erano quelle giuste per lui , il ragazzo infatti capisce da subito che quella non è la sua strada dopo l’espulsione  dal rettangolo del gioco per un rigore sbagliato, ma per il ragazzo questa è una fortuna in quanto, grazie ad un’amica, si iscrive alla scuola di danza di Bassano per poi approdare a Cremona dove insieme agli studi del liceo classico comincerà anche quelli di perfezionamento della danza alla scuola Lecolededanse della Costa.

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Laura Costa

Scrivere di Laura Costa per me è un piacere in quanto come me è genovese e come me ed insieme a me ha frequentato la scuola di ballo di Mario Porcile dove è rimasta fino allʼetà di undici anni quando si trasferisce a Milano ammessa allʼaccademia del Teatro alla Scala. Qui durante gli otto anni della scuola partecipa agli spettacoli messi in scena dal Teatro accanto ad artisti del calibro di Carla Fracci, Rudolf Nureyev e Paolo Bortoluzzi che, genovese come lei aveva mosso i primi passi nella stessa scuola diretta da Porcile. Si diploma brillantemente nel 1977 ed è subito assunta dal Teatro come artista del corpo di ballo, durante gli anni balla nei più importanti teatri del mondo (Metropolitan di New York, Bolshoi Ballet di Mosca, Operà di Parigi, Coven Garden di Londra) grazie alle numerose tournée svolte, ricoprendo anche ruoli da prima ballerina e solista. Nel 1996 diventa prima ballerina del Teatro alla Scala e consegue il diploma di Maitre de Ballet frequentando il biennale tenutosi nella stessa Accademia. Nel 2003 lascia la carriera di ballerina per dedicarsi allʼinsegnamento, per 6 anni segue inoltre la campionessa  italiana di pattinaggio artistico Carolina Kostner come insegnante e coreografa. Nella scuola aperta a Cremona insegna danza classica e sin da subito si dedica a formare  allievi, pronti per accedere ad accademie internazionali come la Alvin Ailey di New York, la Swanson di Monaco di Baviera, lʼAccademia nazionale di Roma e il Bolshoi di Mosca.

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Marco Biella

Dopo tre anni in cui Marco si divide tra latino, greco e danza classica, spinto anche dalla sua insegnante e sostenuto dai genitori, in primavera tenta la strada delle accademie, prima quella del San Carlo di Napoli dove è subito ammesso, ma quando viene a conoscenza dei provini per la summer school del Bolshoi, decide di giocarsi anche questa carta. Le audizioni a Ravenna vanno bene: Marco ad agosto parte per Mosca. In una settimana di lezioni, il ragazzo viene valutato e alla fine lui e una ragazza canadese vengono convocati ed ammessi all’accademia.

Da quindici giorni, Marco sta frequentando la prestigiosa classe dei russi in cui il livello è altissimo. Tutti i giorni lezione dalle 9 alle 19 per quattro anni, dopodichè, finita la scuola del Bolshoi, se non riuscisse ad entrare in compagnia, tenterà in altre locali. Rimanere in Russia, di cui stima tradizioni e cultura, è il suo sogno.

Framcesca Camponero

[Nella foto in alto, una lezione all’Accademia del Boshoi]

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