Intervista a Viola Scaglione, nuovo direttore del BTT
Ieri al Circolo dei lettori a Torino è stata presentata la stagione 2017/18 della Compagnia di danza Balletto Teatro di Torino, stagione all’insegna della creatività giovanile che vede la sue produzioni affidate a coreografi di punta della scena internazionale. Una stagione con un cartellone ”made in Lavanderia” dove l’aspetto produttivo ha senza dubbio il sopravvento su quello distributivo della circuitazione e che quest’anno ha una novità importante: la direzione della Compagnia passa da Loredana Furno a Viola Scaglione, storica ballerina della compagnia, braccio destro dei vari coreografi residenti, già da anni gestrice del gruppo, ma che finalmente acquisisce a tutti gli effetti il ruolo meritato.
Viola Scaglione, occhi grandi, sguardo un po’ malinconico su un viso da bambina, è appassionata del suo lavoro e lo dimostra quando in conferenza ha la parola e racconta i nuovi progetti della sua compagnia, la rinnovata collaborazione con Rivolimusica che da tempo dà al BTT l’occasione di affrontare insolite partiture di autori interessanti eseguite dal vivo, la collaborazione con Manfredi Perego, Andrea Costanzo Martini, Ella Rotschild, e soprattutto quando presenta i suoi cinque ragazzi, una nuova formazione, che possiamo definire multietnica, composta da: Lisa Mariani (Cremona), Wilma Puentes Linares (Granada in Spagna), Flavio Ferruzzi (Napoli), Hiller Perlman ( Haifa in Israele) ed Emanuele Piras ( Sassari) con i quali, si vede benissimo, è affiatatissima.
La stagione si ianugura il 18 novembre con Perfect Broken, per la coreografia dell’italoamenrcana Renata Sheppard ed è uno spettacolo multimediale per musica elettronica, pennarelli e matite di Antonello Raggi eseguita dal vivo dall’Ensamble Matita di Milano, ma l’appuntamento di punta è senza dubbio quello di sabato 24 febbraio 2018 con Concerto di danze 4, che in un’unica serata accosta due tra i più interessanti musicisti del momento, Giovanni Sollima con Subsong, e Gregory Kurtag con Jetèkok, brani coreografati dalla newyorkese di origine mongole Yin Yue (per il programma completo della stagione rimandiamo al sito del BTT: www.ballettoteatroditorino.it).
Finita la conferenza, abbiamo voluto sapere qualcosa in più da Viola Scaglione:
Da quest’anno ha la direzione della Compagnia BTT, che effetto le fa?
Ammetto di essere molto felice di questo, è un bellissimo effetto, perchè amo profondamente quello che sto facendo.
Come sono stati scelti i 5 elementi che, con lei, costituiscono il nuovo gruppo del BTT?
C’è stata un’audizione pubblica alla Lavanderia a Vapore il 3 Aprile 2017 che ha portato da noi ben 150 ballerini da cui sono stati scelti due elementi Lisa Mariani e Flavio Ferruzzi, mentre Wilma Puentes Linares é stata scelta sempre attraverso l’audizione del BTT ma del 2015. Emanuele Piras l’ho visto in un video danza all’interno di Campo Largo (la prima residenza artistica nazionale dedicata alla video danza alla Lavanderia a Vapore) e mi è piaciuto molto anche se il suo background di danzatore non era quello degli altri componenti della compagnia ho visto in lui grandi potenzialità e non mi sono sbagliata. Infine Hilell Perlman l’ho conosciuto a Tel Aviv, ma mi é stato anche consigliato dal coreografo israeliano Itzik Galili, è un ballerino straordinario.
Come definirebbe il vostro lavorare insieme?
La nostra é una condivisione di valori in cui crediamo, un mix di passione, fiducia, disciplina e rispetto per noi stessi e il lavoro che facciamo, per questo funziona. Non ci sono prime donne nel gruppo, tutti insieme al fine di costruire qualcosa di bello e interessante tanto per noi quanto per il pubblico.
Come funziona la scelta e, a seguire, la collaborazione con i vari coreografi esterni scelti per le vostre produzioni?
Le scelte sono spesso basate da incontri a volte casuali (se si crede al caso) e da intuizioni che seguo con grande coraggio… poi passo alla fase di approfondimento invitare l’artista a lavorare qualche giorno con la compagnia. Osservo come reagiscono i danzatori allo stile del coreografo, con quale processo creativo il coreografo trasmette il suo movimento ad altri corpi. Infine si capisce se da entrambe le parti nasce la voglia di lavorare insieme.
Ad oggi non c’è più nessun coreografo residente, una scelta per sempre o in futuro è in vista qualche candidato?
Al momento abbiamo delle bellissime collaborazioni artistiche e due creazioni da affrontare, nessun candidato in vista… il BTT di adesso ha voglia di sperimentarsi, ci sono vari occhi esterni a cui ci affidiamo e con cui si crea un’ottima sinergia. In questo momento é più forte la voglia di mettersi alla prova con coreografi diversi per stile e provenienza. I nuovi processi creativi vanno avanti così, in maniera fluida, senza alcuna pressione da nessuna parte.
Danza, musica, video insieme in questo nuovo progetto del BTT, reputa questa la soluzione vincente per il futuro della sua compagnia?
Si credo che questi tre elementi insieme alla ricerca e sperimentazione possano rappresentarci al meglio. È importante e senza dubbio vincente la nostra collaborazione con Rivolimusica da cui proprio per questa stagione nascono due novità assolute, Subsong e Jakèkok, come la collaborazioni con Cindy Sechet, artista visiva che assieme ad Andrea Costanzo Martini porta avanti “Motori di ricerca/ percorsi d’artisti fra coreografia e arti visive”, arrivato alla sua quinta edizione.
È soddisfatta del lavoro che sta portando avanti?
La direzione che ho preso reputo sia quella giusta, con tanto lavoro ancora da fare, certo, ma sì, sono soddisfatta.
Qual’è il suo sogno nel cassetto?
Il mio sogno?… è quello di continuare a lavorare con questa passione e non smettere di credere in quello che stiamo facendo. Se si perdono passione e fiducia si è perso tutto.
Francesca Camponero
[Nella foto in alto, Viola Scaglione con il nuovo gruppo di danzatori del BTT]