Rebecca Bianchi la nuova étoile del Teatro dell’Opera di Roma
Solo il 20 dicembre 2015 Rebecca Bianchi, al termine della recita de Lo schiaccianoci di Giuliano Peparini, veniva nominata prima ballerina ed ora, al termine della rappresentazione di ieri, mercoledì 20 settembre, Giselle di Patricia Ruanne (in scena al Teatro Costanzi fino a domenica 24 settembre), la ballerina nativa di Parma è stata nominata étoile del Teatro dell’Opera di Roma alla presenza di Virgina Raggi, del Sovrintendente Carlo Fuortes e della Direttrice del Corpo di Ballo Eleonora Abbagnato.
“La nomina dell’elegante e raffinata Rebecca Bianchi a étoile è per me una gioia e la conferma che i talenti del nostro Teatro stanno crescendo. – ha detto il sovrintendente del primo teatro di Roma – Solo poco meno di due anni fa Rebecca Bianchi, al termine della recita de Lo schiaccianoci di Giuliano Peparini, veniva nominata prima ballerina e oggi, ecco che le spetta il titolo di étoile, il che testimonia un percorso serio e impegnativo contrassegnato da grandi soddisfazioni per lei e per noi tutti”.
Questa nomina è stata una decisione presa all’ultimo minuto, affermano dal teatro, quello che sembra un po’ strano è che si riesca ad avere la sindaco sul palcoscenico chiamandola al telefono poco prima dello spettacolo. Ma a parte questa nota di scetticismo la cerimonia è ben riuscita ed ha commosso tutti i presenti. E mentre Fuortes dava la bella notizia, dall’alto della scena cadono coriandoli argentati e a completamento dell’idillico scenario ecco salire in palco il marito della Bianchi, ballerino anche lui con in braccio i loro due bambini.
Rebecca Bianchi è entrata alla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala di Milano all’età di undici anni. Nel 2009 entra a far parte del corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma, dove sotto la Direzione di Eleonora Abbagnato nel maggio 2015 vince il concorso da solista e nel dicembre dello stesso anno è nominata prima ballerina. Nel 2016 è candidata al Premio Benois de la Danse per la sua interpretazione di Giselle nella versione dell’omonimo balletto firmata da Patricia Ruanne.
Francesca Camponero