Butterfly, il confronto con la lirica dei Kinkaleri ad Art City estate 2017
Progetto e realizzazione Kinkaleri
con Yanmei Yang, Marco Mazzoni
produzione Kinkaleri
in collaborazione con Teatro Metastasio Stabile della Toscana, FTS Fondazione Toscana Spettacolo
con il sostegno di Regione Toscana, Mibact
durata 50′
fascia d’età dai 6 anni
martedì 12 settembre ore 21.00
Roma, Palazzo Venezia
“Oh Butterfly! Non si dice forse che sfiorando le ali di una farfalla la si condanna a morte?”
Il progetto BUTTERFLY nasce dalla volontà di Kinkaleri di elaborare un percorso di ricerca che si rapporta direttamente al mondo infantile: il lavoro di continua sperimentazione dei linguaggi della rappresentazione ha portato la compagnia, in questi ultimi anni, ad elaborare una parte di ricerca dedicata al confronto con le nuove generazioni, cercando di trasferire le modalità operative del gruppo nella relazione con l’infanzia. Da questo nuovo percorso progettuale è nata la necessità di costruire diversi momenti produttivi con la realizzazione di spettacoli, accompagnati da una serie di esperimenti e proposte dedicati ai più piccoli che hanno stabilito una relazione privilegiata con l’aspetto formativo, partecipativo, esperienziale. Il nuovo lavoro per l’infanzia, BUTTERFLY, continua il confronto con il mondo dell’opera lirica, tracciando un nuovo e importante itinerario produttivo che incontra un altro capolavoro del maestro Giacomo Puccini, Madame Butterfly, la commovente storia d’amore ambientata nell’esotico estremo oriente. Una favola sentimentale triste, intensa, dolcissima che può far riscoprire ad un pubblico di giovanissimi l’opera come forma attuale di rappresentazione, indagata attraverso il lavoro di ricerca sui linguaggi contemporanei, già sperimentato da Kinkaleri nella messa in scena di Nessun Dorma, opera in tre atti liberamente tratta dalla Turandot. Il Giappone, terra allora lontana di incanti e di misteri, diventa la cornice ideale dove collocare l’appassionante vicenda dei due protagonisti: Butterfly, la giovane ragazza che Pinkerton, il tenente della marina degli Stati Uniti, yankee americano che tutto può avere, sposa legandola a sé per tutta la vita. La ragazza cede all’amore in modo completo e totale, come totale è quest’opera d’arte, con la dolcezza semplice di chi ama e crede nell’altro. Butterfly è fedele a tal punto che le è più facile piegare la natura alla menzogna, che non sé stessa alla realtà dei fatti; lei vive sola nel fondo sacro dell’amore e vi si attacca inesorabilmente, aderendovi perfettamente e rimanendo fedele, con coraggio e generosità, a questa scelta fino alla fine. Amore e morte, ancora una volta danzano insieme: due facce della stessa medaglia. Questa forma assoluta di amore diventa la traccia principale per il lavoro di messa in scena, sviluppato attraverso le ambientazioni musicali, l’uso di colori e segni che appartengono al mondo dell’arte contemporanea, cercando nell’opera quell’immediatezza disarmante che si rapporta con un filo diretto al pubblico dei più piccoli.
In un continuo ribaltamento di figure e sagome, la scena si sviluppa in un gioco tra bidimensionalità e tridimensionalità, provocando nel pubblico un costante cambio di percezione in cui il performer agilmente interpreta i diversi personaggi della storia, mentre il canto appare nelle vesti dell’incantevole Butterfly che ripropone dal vivo le arie più celebri dell’opera. In parallelo alla creazione Kinkaleri costruisce un percorso articolato di avvicinamento al momento spettacolare, che affronti la visione dell’opera e la fruizione del pubblico attraverso forme diverse di coinvolgimento attivo – momenti di partecipazione, progetti specifici, laboratori, incontri – privilegiando metodologie non convenzionali che restituiscano in diverse forme una visione contemporanea dell’infanzia.
Compagnia KINKALERI
KINKALERI nasce nel 1995 come collettivo artistico composto da sei persone. Opera fra sperimentazione teatrale, ricerca sul movimento, installazioni visive, materiali sonori e performance, cercando un linguaggio non sulla base di uno stile, ma direttamente nell’evidenza di un oggetto. I componenti si incontrano con l’intenzione di realizzare dei progetti specifici, sollecitando quindi la volontà di operare intorno a delle idee concrete e curando sempre tutti gli aspetti necessari alle creazioni della propria attività. La struttura originale, sia dal punto di vista organizzativo che per la particolare produzione artistica, fornisce le coordinate essenziali alla volontà di lavoro che la spinge: mettere in tensione il rapporto rappresentativo tra l’oggetto e l’ambito a cui si riferisce. Tutte le produzioni hanno sempre avuto quella trasversalità di segni che, in ambito contemporaneo, hanno progressivamente messo in crisi la fruizione della rappresentazione, un linguaggio che impasta le lingue e le rende straniere a sé stesse per poi ridefinirsi in altro luogo. La ricerca è sempre stata indirizzata verso una qualità del fare che privilegia l’innovazione, l’interazione tra linguaggi originali, attraverso la sperimentazione di diverse modalità di esposizione. Per questa sua natura, l’andamento produttivo di Kinkaleri ha da sempre trovato un proprio sviluppo attraverso itinerari diversificati – spettacoli, performance, installazioni, produzioni video, sonorizzazioni, allestimenti, opere d’arte, pubblicazioni – con ospitalità in teatri, festival, musei d’arte contemporanea, rassegne di danza e di teatro, concorsi video, spazi urbani, luoghi non convenzionali, situazioni e spazi specifici con cui la presenza si è relazionata di volta in volta, di propria iniziativa o su commissione.