Questa notte balliamo insieme, domani torneremo nemici
Il racconto della Grande Guerra attraverso
lettere e testimonianze tra dramma e ironia
Con Manuel D’Amario,
Sabrina Davini e Laura Feresin
Convento di San Domenico Maggiore – Chiostro
Piazza San Domenico Maggiore 8/A
Napoli
Ingresso 12 euro/Riduzioni per studenti/10 e 6 euro
Teatro, danza e musica raccontano la Prima Guerra Mondiale nella suggestione del Chiostro del Convento di San Domenico Maggiore in “Questa notte balliamo insieme, domani torneremo nemici”, regia e coreografia di Flavia Bucciero, in scena mercoledì 6 e giovedì 7 settembre (due spettacoli ogni sera, inizio ore 20,00 e ore 22,00 – Piazza San Domenico Maggiore 8/A) nell’ambito dell’Estate a Napoli 2017.
Sul palco, in un inedito allestimento site-specific che vuole esaltare la suggestione del luogo, Manuel D’Amario (attore ecclettico tra teatro, cinema, pubblicità e anche dj, formatosi alla scuola di Giancarlo Sepe, poi in Spagna e in particolare con La Fura del Baus) e le danzatrici – interpreti Sabrina Davini e Laura Feresin.
Le musiche originali, eseguite dal vivo, sono di Antonio Ferdinando Di Stefano, il disegno luci è a cura di Riccardo Tonelli. Lo spettacolo, definito da Bucciero “un racconto vivo”, prende spunto dall’interpretazione delle lettere e testimonianze dei militari al fronte come unico momento di evasione dal dolore, e alterna toni drammatici e ironici, anche attraverso l’uso dei dialetti. Centrale nella visione dell’autrice il ruolo delle donne, di volta in volta madri, mogli, fidanzate, prostitute e crocerossine, che condividono con i militari le sofferenze della guerra.
Il progetto, che punta a stimolare la sensibilità del pubblico partendo dalla Grande Guerra per arrivare a una visione critica di tutti i conflitti, portandone alla memoria le atrocità, viene proposto per la prima volta nel cuore di Napoli, città che nell’ultima guerra fu ferita da devastanti bombardamenti.
“E proprio il Chiostro di San Domenico, sia per le memorie storiche sia per la sua configurazione, è risultato il luogo ideale per l’originale allestimento – spiega Bucciero – Oltre al palco saranno utilizzati spazi non convenzionali di grande suggestione come le scale, i corridoi e il loggiato, con l’obiettivo di coinvolgere attivamente il pubblico nell’azione scenica”.
Per la particolare tematica dello spettacolo la compagnia propone speciali facilitazioni e promozioni per gli studenti. Questi i prezzi: ingresso intero 12 euro, ridotto 10 euro per allievi di scuola di danza e di teatro e per gli over 60, ridotto 6 euro per studenti universitari e per under 18.
“Questa notte balliamo insieme, domani torneremo nemici” è stato prodotto in occasione del centenario della Prima Guerra Mondiale dal Consorzio Coreografi Danza D’Autore Movimentoinactor Teatrodanza (compagnia fondata nel 1987 a Pisa da Flavia Bucciero, danzatrice, coreografa, danzaterapeuta napoletana, già allieva di Etienne Decroux, di Christian Trouillas del Tanztheater di Pina Bausch, di Ko Muroboushi, di Maria Fux, di Lilia Bertelli) con il sostegno di MIBACT, Regione Toscana e Comune di Pisa. Lo spettacolo è stato rappresentato dal 2015 con successo su vari palcoscenici italiani ed arriva a Napoli nella programmazione di ‘Le Spalle di Totò – Estate a Napoli 2017’, rassegna organizzata dal Comune di Napoli.
Info:
Evento Facebook
www.movimentoinactor.it
www.comune.napoli.it
Prenotazione biglietti:
Elena Galletti + 39 329 3907309
movimentoinactor.promozione@gmail.com
Lunedì e Mercoledì dalle 14 alle 18
Martedì, Giovedì e Venerdì dalle 9 alle 13
È possibile acquistare i biglietti a San Domenico un’ora prima di ogni replica dello spettacolo.
Biglietti:
Intero 12 Euro
Ridotto 10 Euro (over 60, allievi di scuola di danza e di teatro)
Ridotto 6 Euro (studenti universitari, under 18)
In caso di maltempo lo spettacolo si svolgerà nella Sala del Capitolo del Convento di San Domenico Maggiore
Note di regia
Una visione della guerra che nasce dalle testimonianze, dalle lettere che i militari scrivono a poche ore, a pochi giorni, dai combattimenti, dopo aver visto i compagni cadere, ancora con la morte negli occhi e il fiato sul collo. Sono lettere inviate a madri, sorelle, mogli, fidanzate, persone care, dove con facilità si passa dai toni tragici della battaglia appena terminata ai ricordi cari, affettuosi, persino alla descrizione di episodi buffi o a vicende fatue. L’umano troppo umano che trasborda dalle lettere, è l’unica possibilità di sopravvivenza. Quando la fatica e la crudeltà della guerra di trincea diviene intollerabile, subentra l’evasione, la gioia delle piccole cose, la risata per l’inadeguatezza e anche un pidocchio che impedisce di dormire diviene motivo di riso. Persino la fratellanza col nemico, avvenuta in una notte di capodanno, i canti, il cibo condivisi, dopo essere usciti allo scoperto dalle trincee, sgorga all’improvviso come un fiotto non controllabile, l’umanità trova forme imprevedibili, al riparo dagli occhi dei Generali e alla fine ci si domanda: perché questa guerra? perché questo abbrutimento insopportabile? perché ammazzare un uomo come me, con le stesse sofferenze e privazioni, anche lui figlio, sposo, fratello? perché questo inferno? È il grido disperato che viene fuori con urgenza. E le donne? Sono fidanzate, mogli che devono da sole portare avanti la casa e crescere i figli, quelle che stanno zitte e lavorano. Sono le crocerossine che condividono le sofferenze della guerra, prodigandosi per la vita o per una morte accettabile. Sono le prostitute. Sono tutte donne che nel bene e nel male aiutano gli uomini in guerra a sopravvivere. Lo spettacolo strutturato in maniera contrappuntistica tra toni drammatici e altri ironici, persino giocosi e divertenti, anche attraverso l’uso dei dialetti, vuole evidenziare come in situazioni estreme e tragiche come le guerre, l’umanità prorompe sempre, improvvisa e ci fa chiedere se ha senso ammazzarsi l’un l’altro, se è giusto sottostare al prevalere della barbarie.
[Foto di scena di Paola Iacopetti]