Bollero per la nuova stagione del Ballo della Scala
Non è un errore di ortografia il nostro nel titolo, ma la vera notizia che stiamo per dare: Roberto Bolle danzerà sul tavolo tondo che ha visto trionfare il grande Jorge Donn prima e Luciana Savignano dopo nel Bolero di Bejart. Ed ecco che questo fatto ha già scatenato il web in cui si parla ironicamente (o meno) di “Bollero”.
Ma a parte questa chicca la stagione del Ballo del Teatro alla Scala 2017/2018, preparata e presentata a Milano dal nuovo direttore artistico della compagnia scaligera Frédéric Olivieri, senza dubbio è un insieme equilibrato di titoli di richiamo, nomi di coreografi nuovi che indubbiamente dà gran spazio alle etoiles del teatro, Bolle e Zakharova.
Tornato alla direzione del Ballo Frederic Olivieri ha annunciato una nuova stagione che, come giusto sia, vuole preservare e tramandare alle generazioni future la tradizione e allo stesso tempo necessita di apertura alle nuove voci che animano la scena internazionale.
Quindi il cartellone danza 2017/18 prevede sette appuntamenti (ma nove titoli, essendo una serata strutturata a trittico), con importanti riprese e tre nuovi ingressi in repertorio, di cui una creazione in prima assoluta.
Verrà presentato Le Corsaire, nella coreografia dell’autorevole specialista dei grandi balletti ottocenteschi Anna-Marie Holmes, da Petipa (di cui nel 2018 ricorrono i 200 anni dalla nascita) e Sergeyev, con nuove scene e costumi di Luisa Spinatelli, sarà la prima produzione della Scala da quando, nell’Ottocento, Giovanni Galzerani mise in scena il primo balletto su “The Corsair” di Lord Byron e nel 1857 Domenico Ronzani.
Per la prima volta poi il Corpo di Ballo scaligero interpreterà il capolavoro di Heinz Spoerli Goldberg-Variationen, produzione sofisticata, profondamente ispirata, che prosegue il ciclo di balletti su musica da camera, inauguratosi nel 2015 con Cello Suites, a testimoniare il profondo legame del coreografo con la musica di Bach. Per la nuova creazione, in prima assoluta, la Scala ospiterà Aszure Barton, coreografa acclamata a livello internazionale, indicata da Mikhail Baryshnikov “tra i più innovativi coreografi di questa generazione”. Per il suo primo lavoro con gli artisti scaligeri, Mahler 10, Aszure Barton ha scelto Gustav Mahler, e l’adagio della sua Sinfonia n.10 in Fa diesis (incompiuta).
John Neumeier, con la straordinaria La Dame aux camélias, inaugurerà la nuova Stagione, e vedrà in scena per alcune recite Svetlana Zakharova, mai prima d’ora alla Scala in questo ruolo, accanto a Roberto Bolle. Nel trittico che vedrà il debutto di Mahler 10, torna Jiří Kylián con il suo gioiello coreografico Petite Mort, e, in omaggio a Maurice Béjart, Bolero, che vedrà per la prima volta sul mitico tavolo Roberto Bolle a impersonare la Melodia. E ancora Kenneth MacMillan, con L’histoire de Manon e, nelle prime recite le étoiles Svetlana Zakharova e Roberto Bolle, già protagonisti a fine 2015. E Rudolf Nureyev, con un tributo nell’ottantesimo anniversario della nascita e nel venticinquesimo anniversario della scomparsa, e la ripresa di Don Chisciotte.
A questi appuntamenti si aggiunge poi nel mese di settembre il prestigioso invito, con due balletti, del Teatro Bol’šoj, con cui la Scala ricambia l’ospitalità che aveva visto lo scorso anno a Mosca Simon Boccanegra diretto da Chung e la Messa da Requiem diretta da Chailly. Grandi titoli dunque nella Stagione, che vedono un un interessante legame con la letteratura, che porterà a incuriosire anche gli appassionati dei grandi romanzi, delle storie ricche di avventura e passione e naturalmente gli amanti della musica, con le partiture di Chopin, Bach, Mozart, Ravel, Massenet, Mahler.
Francesca Camponero