Stefano Giannetti coreografo de La piccola volpe astuta
Un vero e proprio capolavoro La Piccola volpe astuta di Janáček, fiaba del Novecento musicale in cui gli animali intersecano la loro vita a quella degli uomini, spesso ricorrendo ad atteggiamenti umani pur rimanendo felini, ma in un continuo parallelismo innestato nel ciclo eterno della natura, della morte e della rinascita. Nel pullulare delle voci di natura i temi aguzzi e segmentati di Janáček hanno i loro ritmi fissi e ripetuti che esigono trasparenza assoluta. Una straordinaria opera collettiva nella quale gli animali cantano, e le tante voci sono parti di un contrappunto della natura. Nella fiaba di Janáček, oramai settantenne, questi gli interrogativi essenziali: “Come risuona la natura? Che senso ha la nostra esistenza? Perché dobbiamo morire?”. Domande più che naturali in chi con questa sua composizione illustro’ con euforica ingenuità la “malinconia dell’invecchiare”come egli stesso scrisse.
Da domani, martedì 8 aprile (con repliche il 22 e 23) sarà il Landestheater Niederbayern a portare sulle scene il lavoro del compositore ceco nella traduzione di Max Brod nelle città di Passau, Landshut e Straubing in Baviera. Ad intepretare la Volpe sarà Mandi De Villiers, con la regia di Stefan Tilch. A dirigere la Niederbayerische Philharmonie sarà Basil Coleman, mentre a curare le coreografie è l’italiano Stefano Giannetti.
Di lui abbiamo già parlato nel nostro viaggio intorno al Festival Internazionale del Balletto di Nervi. Dopo un’incredibile carriera solistica nei maggiori teatri e compagnie europee da Amburgo a Basilea, da Zurigo al London Festival Ballet e a Berlino, Stefano oggi è un affermato coreografo, già Direttore del Northern Ballet, poi del Balletto di Kaiserslautern e ora, da due anni, richiesto free lance.
“Per quanto riguarda l’impostazione dello spettacolo, ho lavorato in ottima sintonia con il regista Stefan Tilch, con il quale ho un bellissimo rapporto artistico e con i realizzatori delle scene e i costumi: Philip Ronald Daniels e Charles Cusick Smith. – dice Giannetti – Un lavoro svolto con molta cura in tutti i dettagli e seguendo tutte le indicazioni nella partitura di Janáček. Janáček stesso ha composto quasi un’opera-balletto assegnando ruoli a ballerini oltre ad essere l’autore del libretto e dei testi. Per la danza, ho scelto dei movimenti liberi, fantasiosi e poetici per gli animali e più “terrestri”, pesanti diciamo, per gli “umani” guardiacaccia, ecc. Il ruolo di Terynka/Libellula è danzato dalla ballerina principale Flavia Samper, con la quale ho lavorato moti anni in diverse produzioni. Gli altri ballerini e mimi fanno parte dell’Ensemble del Landestheater Niederbayern. E da aggiungere: tutto danza in questa produzione, anche gli splendidi cantanti!!!”
Francesca Camponero