On Fire di Costanza Macras apre la stagione a Ferrara
Sarà la coreografa argentina Constanza Macras ad aprire sabato 15 ottobre alle 21 la Stagione Danza al Teatro Comunale di Ferrara con On fire The invention of tradition. Lo spettacolo, in esclusiva per l’Italia, è stato definito “Un cocktail di danza bollente e sovversivo”.
Presentato nel 2015 a Johannesburg e a Berlino arriva in Italia per poi proseguire le sue tappe al Teatro di Liegi (18 e 19 ottobre) e al Théâtre de Chaillot di Parigi nella prossima primavera.
Chi ama la danza frenetica, ironica e profonda di questa artista, non potrà che apprezzare il lavoro che ha realizzato in collaborazione con Ayana V. Jakson, fotografa e artista visuale di Johannesburg, con cui affronta i conflitti in essere in Sudafrica, paese portatore di una storia estremamente complessa, ancora in gran parte sconosciuta.
Constanza Macras dopo gli anni di formazione a New York e in Europa, da anni lavora a Berlino con la sua compagnia Dorky Park. La compagnia e le sue produzioni sono sostenute dal Capital Cultural Fund, dal Comune di Berlino – Dipartimento per gli Affari Culturali e dalla Fondazione Culturale Federale Tedesca e lavora regolarmente nei teatri di Berlino come l’Hebbel am Ufer e la Schaubühne am Lehniner Platz e con Hellerau – Centro Europeo per le Arti di Dresda. La Macras e la sua compagnia collaborano con il Goethe-Institut dal 2005, che nel 2008 ha loro riconosciuto il Premio per la miglior produzione tedesca con lo spettacolo Hell On Earth.
Costanza è già stata ospite del Comunale di Ferrara nel 2005 con Big in Bombay e nel 2007 con Brickland, ed ora torna nella città degli Estensi confermando la sua insuperata capacità di proporre un’analisi lucida e fuori dagli schemi del vivere contemporaneo attraverso coreografie esuberanti, sfrontate e viscerali.
Con i danzatori della sua compagnia e un gruppo di performer sudafricani la coreografa ribadisce l’impossibilità di prescindere dalle proprie radici come di liberarsi dai condizionamenti dei rapporti di potere. Il tutto attraverso una pièce fatta di danza e di musica di estrema vitalità, carica di momenti giocosi, grotteschi o aggressivi, in cui le tecniche contemporanee “colte” sono mescolate ora a danze “di strada” come l’hip hop ora a tecniche di matrice africana come la danza Zulu o la danza percussiva Gumboot.
Il risultato è uno spettacolo dai moltissimi stimoli che conferma le qualità straordinarie dei danzatori e dei musicisti impegnati offrendo una performance di fortissimo impatto.
Al termine dello spettacolo è programmato un incontro con Constanza Macras e tutta la compagnia introdotto dal critico di danza Leonetta Bentivoglio.
Francesca Camponero