Ancora in memoria di Mario Porcile
Una giornata di sole per l’ultimo saluto al “signore” della danza, Mario Porcile, mancato lo scorso 6 settembre1 all’età di 92 anni. una vita intensa la sua, quella di un uomo che ha dedicato sé stesso a quanto più gli piaceva: l’arte.
Pur provenendo da una famiglia di chirurghi, notai e avvocati, il suo amore per il teatro lo avvinse sin da quando era bambino, allontanandolo così dalla tradizione familiare e facendo di lui quel grande impresario e talent scout che tutti conosciamo in quella disciplina che più lo appassionava, la danza.
Inventore del Festiva Internazionale dei Balletti di Nervi regalò alla città di Genova per più di 30 anni i più begli spettacoli di balletto, facendo calcare il palcoscenico dei Parchi di Nervi alle più grandi etoiles del momento. Il “suo” Festival, esordito nel 1955 durò fino al 2004 sempre sotto la sua direzione. Fu una manifestazione che rimase unica nel suo genere nel territorio nazionale per molti anni, trasformando Genova in un punto di riferimento per danzatori, coreografi e compagnie di balletto, ma soprattutto per il pubblico italiano, europeo e internazionale che in questo modo veniva più a contatto con una forma d’arte fino ad allora rimasta di nicchia.
Porcile, innamorato degli splendidi parchi a ridosso della costa scogliosa della sua città, portò a Nervi (in molti casi anche per la prima volta in Italia) artisti del calibro di Margot Fonteyn, Rudolf Nureyev, Vladimir Vassilev ed Ekaterina Maximova, Yvette Chauvirè, Erik Bruhn, Louis Falco, Alvin Nikolais, Alvin Ailey, Carolyn Carlson. E anche Carla Fracci deve a lui la sua splendida carriera quando nel 1957 le fece interpretare giovanissima il celebre Pas de Quatre insieme alle grandi étoiles di allora Alicia Markova, Yvette Chauvirè e Margrethe Schanne.
Insignito di onorificenze internazionali, ha avuto riconoscimenti ovunque, ma forse quello che gli giunse più gradito fu l’ultimo, la Laurea Honoris Causa in Scienze dello Spettacolo all’Università di Genova che ricevette il 16 novembre 2006 a segno che la sua città non si era dimenticata di lui.
Un problema agli occhi da anni gli impediva di vedere quel bello che aveva tanto amato, ma non si è mai perso d’animo continuando a sperare che qualcuno nella sua città lo aiutasse a far rinascere quel festival che aveva tanto amato e che aveva portato agli onori di gloria la sua città. non fu così purtroppo per lui e per tutti gli amanti della bella danza.
Colpito per la seconda volta da un ictus, Porcile è stato ricoverato 2 mesi fa e malgrado la sua tempra questa volta non ce l’ha fatta. Ha lasciato un gran vuoto nel mondo della danza e l’ultimo omaggio per lui alla Basilica di Carignano a Genova sono state le note all’organo della “Morte del cigno” di Camille Saint Seans, riportando agli occhi di tutti i presenti che fino all’ultimo hanno voluto essergli vicino il ricordo dell’esibizione di Ivette Chauvirè che lui aveva invitata a Nervi proprio per eseguire quel brano in cui è rimasta assolutamente insostituibile, come insostituibile resterà il caro Mario.
Francesca Camponero
[Foto in alto (©Fondo Porcile – Cro.me)]