Partito Torinodanza Festival, un defilé di grandi nomi
Il Torinodanza Festival, ha preso il via sabato 3 settembre e sarà fino al 12 novembre. I posti in cui hanno luogo i vari eventi in programma si dividono tra il capoluogo piemontese , specificatamente presso il Teatro e la Piazza Carignano, il Teatro Regio, il Cinema Massimo, l’Auditorium Vivaldi della Biblioteca Nazionale Universitaria e il Circolo dei lettori, e due paesi della cintura, Moncalieri e Collegno che rispettivamente ospitano le Fonderie Limone e la Lavanderia a Vapore.
Il cartellone del Festival è vario come sempre e prevede oltre 15 spettacoli di ampio genere performativo ed estrazione geo-culturale, ma anche il workshop Intensive Gaga Torino, tenuto nella sala prove del Regio dal 3 all’8 settembre; l’incontro Chi è Mr. Gaga col coreografo Ohad Naharin e, di seguito, la proiezione del film Mr Gaga al Cinema Massimo il 5 settembre; la parata urbana INSIEME Il Défilé 2016, prevista per il 24 settembre, a seguito di quella già effettuata a Biella lo scorso 26 giugno e a Lyon datata per il prossimo 18 settembre, senza contare poi l’ultima tappa (successiva alla torinese) organizzata a Casale Monferrato (AL) per il 1° ottobre; l’evento SCHERMI DANZANTI un programma di videodanza all’Auditorium Vivaldi l’11 e il 12 novembre; e infine, la serie di incontri al Circolo dei lettori il 6, 12 e 21 ottobre.
Ad aprire il festival il 6 settembre è Naharin e la sua Batsheva Dance Company con lo spettacolo Three al Regio a cui segue il 10-11 settembre Fenêtres, spettacolo di Mathurin Bolze (Francia) creato nel 2002 e ripreso nel 2015, in scena alle Fonderie Limone di Moncalieri.
A Torino, giunge poi l’ultimo lavoro del CollettivO CineticO, Sylphidarium, presentato inprima italiana al Teatro Carignano il 13 settembre, occasione in cui ancora una volta il concept, la regia e la coreografia di Francesca Pennini vedono fronteggiarsi – dopo 10 miniballetti – con l’universo del balletto classico. Pochi giorni dopo, dal 15 al 18 settembre, torna in scena il genio creativo di Bolze con Barons perchés, sempre alle Fonderie, sul cui palcoscenico va in scena anche l’appuntamento successivo, ossia Nicht schlafen di Alain Platel (Belgio) nelle date del 23-24 settembre.
In questa stessa ultima giornata, Torinodanza si sposta in un ambiente più urbano, Piazza Carignano, per presentare la performance site-specific della Compagnia Zappalà Danza Lava Bubbles, per poi tornare nelle sale delle Fonderie Limone ad accogliere la prima italiana di Auguri di Olivier Dubois (Belgio), in scena il 30 settembre e 1° ottobre. Sul medesimo palco, poi, si susseguono il 4 ottobre Pesadilla della compagnia Danza Acrobatica Sonnambula (Belgio/Italia) ed il 7-8 ottobre la prima italiana di Paradoxe mélodie di Danièle Desnoyers (Belgio/Canada).
Spostandoci alla Lavanderia a Vapore di Collegno sono tre gli spettacoli che riempiono il cartellone del Festival nella metà di ottobre: la prima italiana di Odio del coreografo Daniel Abreu il 13 ottobre; la prima italiana di A.H.C. Albertine, Hector e Charles, “una coreografia dell’inferno per 3 marionette di Emilie Valantin, 3 danzatori manipolatori e 3 voci dell’abisso”, come recita il sito web del Festival; e, infine, il 18-19 ottobre la prima italiana de L’ombra della luce – Serata Galili, ovvero una sequela di creazioni del coreografo Itzik Galili suddivise in due parti: nella prima si comprende Will-o’-the-Wisp, mentre nella seconda Chameleon, Cherry Pink and Apple Blossom White e Ephemeron.
Giungendo alla conclusione della sessione performativa dell’intero Festival si avvicendano ancora due spettacoli sul palcoscenico delle Fonderie, ovvero la prima italiana di Cold Blood, spettacolo di Michèle Anne De Mey, Jaco Van Dormael e del collettivo Kiss & Cry (22, 23, 25, 26 ottobre), e poi una serata interamente dedicata alla nota compagnia internazionale di Angelin Preljocaj, che porta in scena i duetti da Spectral Evidence, La Stravaganza,Snow White e Le Parc, nonché il famoso Annonciation (28-29 ottobre).
A chiudere il 3 novembre sarà il rinomato coreografo giapponese Saburo Teshigawara che calcherà il palco del Carignano con la prima italiana della nuova ripresa di Bones in pages, originariamente creato nel 1991 e prodotto dalla sua compagnia Karas.
Francesca Camponero
[In alto: un altro scatto da Annonciation di Preljocaj]