Simona Bertozzi. Dittico dedicato a Prometeo, con debutto nazionale
Doppio appuntamento con il progetto biennale della danzatrice e coreografa bolognese di attraversamento del mito di Prometeo: un estratto in solo del primo quadro Prometeo: Contemplazione e la prima nazionale di Prometeo: Astronomia. A Torino, giovedì 28 aprile.
Cinque quadri tra il 2015 e il 2016, per giungere a un’opera conclusiva il cui debutto è previsto il prossimo mese di novembre: è questa la scansione temporale del grande progetto che la Compagnia Simona Bertozzi/Nexus dedica al mito di Prometeo e alla sua trasposizione nella contemporaneità.
Il Festival Palcoscenico Danza, a cura di Fondazione Teatro Piemonte Europa, presenta due quadri: un frammento in solo di Prometeo: Contemplazione (con il quale si è aperto il progetto nel giugno scorso) e la prima nazionale di Prometeo: Astronomia.
«Nell’estratto di Prometeo: Contemplazione, la sola figura che appare non rivela un incipit del proprio agire né una provenienza» suggerisce Simona Bertozzi, anche interprete del lavoro «Si tratta di una palestra ritmica, dove incidono la reversibilità delle regole e la loro mescolanza. Un quadro d’azione, la cui contemplazione è affidata al pubblico».
Prometeo: Astronomia vede in scena Miriam Cinieri, Lucia Guarino e Stefania Tansini, «corpi tesi a una misura condivisibile della pulsazione dinamica ma sempre sulla soglia, colti sul limite di un disequilibrio che possa procurare un rinnovato orientamento. Una scintilla, che getti altrove la prospettiva degli sguardi», spiega Simona Bertozzi. «È in questi bagliori che, mutando le orbite del costrutto coreografico, prende forma la danza delle tre figure. Una volta è nettamente visibile, densa e geometrica, come Cassiopea, un’altra si dispone sul limite dello spazio, vibrante e luminosa come Carina, costellazione che risiede sul bordo della via Lattea. Sempre, comunque, una danza collocata sul bilico del desiderio, intrecciata nella tensione verso ciò che non si può completamente cingere… E a ricordarci, che in fondo, la nostra anatomia e le stelle son fatte della stesa materia».
Il dittico, che si avvale anche delle musiche del compositore elettronico Francesco Giomi, andrà in scena giovedì 28 aprile alle ore 21 al Teatro Lavanderia a Vapore in Corso Pastrengo 51 a Collegno, comune della città metropolitana di Torino.
Info sulla serata: 011 5634352, http://fondazionetpe.it/.
Info sulla Compagnia: http://www.simonabertozzi.it/.
Compagnia Simona Bertozzi / Nexus
Prometeo: Astronomia
quarto quadro del Prometeo
Progetto Simona Bertozzi, Marcello Briguglio
Ideazione e coreografia Simona Bertozzi
Interpreti Miriam Cinieri, Lucia Guarino, Stefania Tansini
Musiche Francesco Giomi, Animal Collective
Organizzazione Federica Furlanis
Promozione Elena de Pascale
Ufficio Stampa Michele Pascarella
Produzione Nexus 2016
Con il contributo di MIBACT, Regione Emilia Romagna, Fondo per la danza
d’Autore/Regione Emilia-Romagna
Creazione realizzata con
il sostegno di PERMUTAZIONI, progetto di residenze coreografiche a cura di ZEROGRAMMI e Fondazione Piemonte dal Vivo
Durata 30’
…alla maniera delle stelle…
La consegna di Prometeo è introdurre l’umanità alla capacità di creare, di forgiare, di coltivare e costruire. Di inoltrarsi nell’articolazione di una pratica in cui l’agire si fa complesso per tensione alla cura, alla vitalità creativa.
In Prometeo: Astronomia l’interrogazione svelata dai corpi trova appoggio sul magnetismo che tende, attrae, sostiene, inclina il tracciato gestuale e dinamico. Come in una costellazione, ogni presenza trova ragione del proprio agire in virtù dell’ascolto, del distacco e della tensione verso l’altro ridisegnando, a ogni rinnovato incontro, l’intera geometria. Sfumatura del gesto e matematica del tracciato dinamico.
Sono corpi tesi a una misura condivisibile della pulsazione dinamica, ma sempre sulla soglia, colti sul limite di un disequilibrio che possa procurare un rinnovato orientamento. Una scintilla, che getti altrove la prospettiva degli sguardi.
E’ in questi bagliori che, mutando le orbite del costrutto coreografico, prende forma la danza delle tre figure. Una volta è nettamente visibile, densa e geometrica, come Cassiopea, un’altra si dispone sul limite dello spazio, vibrante e luminosa come Carina, costellazione che risiede sul bordo della via Lattea. Sempre, comunque, una danza collocata sul bilico del desiderio, intrecciata nella tensione verso ciò che non si può completamente cingere… E a ricordarci, che in fondo, la nostra anatomia e le stelle son fatte della stesa materia.
S.B.
Compagnia Simona Bertozzi / Nexus
Prometeo: Contemplazione
primo quadro del Prometeo
estratto 20’
Progetto Simona Bertozzi, Marcello Briguglio
Coreografia e danza Simona Bertozzi
Musiche Francesco Giomi, Eliane Radigue
Progetto luci Giulia Pastore
Organizzazione Federica Furlanis
Promozione Elena de Pascale
Ufficio Stampa Michele Pascarella
Produzione Compagnia Simona Bertozzi / Nexus 2015
Con il sostegno di Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto
Con il contributo di MIBACT e Regione Emilia Romagna
Insomma a farla breve, sappi questo:
ogni arte umana viene da Prometeo.
Eschilo, Prometeo Incatenato
La consegna di Prometeo è introdurre l’umanità alla capacità di creare, di forgiare, di coltivare e costruire. Di inoltrarsi nell’articolazione di una pratica in cui l’agire si fa complesso per tensione alla cura, alla vitalità creativa.
In questo estratto di Prometeo: Contemplazione, la sola figura che appare non rivela un incipit del proprio agire né una provenienza.
La partitura delle azioni è organizzata, ma l’ostinazione della pratica riapre ogni volta i confini delle tattilità, esponendo ogni iniziativa d’azione alla fragilità del presente, nitido e sospeso, della scena.
Una palestra ritmica: dove incidono la reversibilità delle regole e la loro mescolanza.
Un quadro d’azione, la cui contemplazione è affidata al pubblico.