“Cenerentola”: l’Accademia della Scala a Pavia
Martedì 12 aprile 2016, alle 21, la Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala va in scena al Teatro Fraschini di Pavia con la Cenerentola, balletto su musiche di Sergej Prokof’ev, realizzato su commissione della Fondazione Bracco. Il celebre titolo, che nel 2015 ha ottenuto un grandissimo successo a Milano, è affidato alla coreografia del Direttore della Scuola, Frédéric Olivieri.
Per Diana Bracco, Presidente della Fondazione Bracco che dal 2012 è al fianco dell’Accademia come Socio Fondatore, “favorire la crescita culturale e, al contempo, offrire ai giovani l’opportunità di sviluppare i propri talenti, risponde appieno alla mission della Fondazione che nasce per formare, promuovere e diffondere espressioni della cultura, della scienza e dell’arte anche quali mezzi per il miglioramento della qualità della vita e della coesione sociale”.
Sono diverse le partiture musicali su cui sono state create sin dall’Ottocento innumerevoli versioni di questo titolo, ispirato alla fiaba di Perrault.
Frédéric Olivieri ha scelto la partitura di Prokof’ev e il libretto di Nicolai Volkov, datati 1941-’44, mantenendo uno stile fiabesco e romantico, che ben si addice alla giovane età degli interpreti.
Della prima versione del balletto è autore Rostislav Zakharov e andò in scena, in tre atti, al Bolshoi di Mosca nel 1945. La partitura risponde alla tradizione coreutica dell’epoca, che vuole una varietà di danze classiche e popolari, passi a due, variazioni, valzer, mazurche. Il carattere di ciascun personaggio è tratteggiato attraverso temi musicali che seguono le vicende narrate nella storia: così Cenerentola è caratterizzata da tre diversi temi, il primo che sottolinea il senso di oppressione e solitudine, il secondo la speranza in un futuro più roseo e il terzo l’innamoramento e la gioia della serenità raggiunta.
La Cenerentola proposta dalla Scuola di Ballo è in due atti ove spiccano diversi momenti: nel primo atto la danza delle fate delle quattro stagioni, chiamate dalla Fata Madrina per trasformare il sogno di Cenerentola in realtà e condurla al ballo, e nel secondo atto, il ballo a corte, la danza delle tre arance, dono del Principe che le sorellastre si contendono, le danze spagnola e araba, le variazioni e i passi a due di Cenerentola e del Principe.
Alla messa in scena dello spettacolo sono chiamati molti allievi ed ex allievi dell’Accademia, dai sarti agli scenografi, dai parruccai ai truccatori e parrucchieri, ai fotografi.
Le scene sono firmate da Angelo Sala, i costumi degli interpreti principali sono stati disegnati da Chiara Donato. Le sculture sono state realizzate da Fausta Cerizza, ex allieva del Corso scenografi. I costumi sono realizzati ed elaborati da allievi ed ex allievi del Corso per sarti dello spettacolo, nonché dalla Sartoria Brancato.
Sul palcoscenico oltre 60 allievi della Scuola. I ruoli principali sono affidati ad allievi fra il sesto e l’ottavo corso: Caterina Bianchi (7° corso) vestirà ancora i panni di Cenerentola, mentre Fabio Rinieri (8° anno) quelli del Principe.
Lo spettacolo costituisce l’ultimo impegno significativo prima degli esami di fine corso, e per gli allievi dell’ultimo anno, l’ultimo appuntamento prima del diploma, che si terrà il 21 maggio.
Fondazione Teatro Fraschini
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[Foto in intestazione: Cenerentola al Piccolo Teatro di Milano, 2015. Foto di Alessia Santambrogio]