È la storia dello schiavo Spartaco e della
moglie Frigia portati a Roma dal generale romano Crasso. Spartaco incita i suoi
compagni, schiavi come lui, alla rivolta contro gli oppressori ma viene ucciso
dai suoi nemici.
Alla prima il balletto non incontrò
il favore del pubblico. Ritornò in appello nel 1958 in una nuova produzione
a opera di Igor Moiseiev con il balletto del Bolshoi di Mosca e la partecipazione
di Maja Plisetskaja. La versione definitiva fu messa in scena da Yuri Grigorovich
il 9 aprile 1968, sempre per il Bolshoi, interpreti Vladimir Vasiliev, Ekaterina
Maximova, Maris Liepa, Nina Timofeyeva; scene e costumi di Simon Virsaladze: fu
la distribuzione migliore, destinata a rimanere in cartellone per molti anni con
pieno favore popolare. Questa produzione fu inoltre molto ammirata sia alla Scala
che al Teatro dell'Opera di Roma nella tournée del Balletto del Bolshoi
effettuata in Italia nel settembre 1970. Un'altra versione è stata allestita
con la compagnia di ballo del Teatro dell'Opera di Budapest e la coreografia di
Lazlo Seregi nel 1968 (riprodotta con il complesso dell'Opera di Roma il 12 luglio
1987) e portata a Palermo nel quadro degli spettacoli estivi 1989 al Teatro di
Verdura a Villa Castelnuovo. Frammenti di questo popolare balletto furono presentati
al Circo Massimo nel corso della trasmissione televisiva Il gioco dell'eroe
curata da Vittoria Ottolenghi, 22 giugno 1990.