Balletto in tre
atti e cinque scene | Libretto
e coreografia | Frederck Ashton (dal racconto
di Friederich de la Motte Fouqué) | Musica | Hans
Werner Henze | Prima rappresentazione | Londra,
Covent Garden, Royal Ballet, 27 ottombre 1958 | Interpreti | Margot
Fonteyn (Ondine), Michael Sommes (Palemone), Julia Farron (Berta),
Alexander Grant (Tirrenio) | Scenografia
e costumi | Lila de Nobili | Titolo
originale tedesco | Undine | Ondine,
creatura dell'acqua, cerca di attirare le attenzioni del nobile Palemone, ma la
di lui fidanzata, Berte, riesce a riconquistare il suo innamorato. La rivale,
sconfitta, ritorna nel mare sotto la protezione del re delle acque Tirrenio. Palemone
e Berta si sposano, ma Ondine ritorna e Palemone la bacia nonostante sia consapevole
che ciò gli costerà la vita. La creatura acquatica, infatti, lo
trascinerà con sé nel profondo degli abissi per tenerselo accanto
per sempre. Altre versioni del balletto sono dovute a
Alan Carter (Monaco di Baviera, 25 gennaio 1959), Tatiana Gsovsky (Berlino Ovest,
22 settembre 1962), Nicholas Beriozoff (Zurigo, 1965), Imre Eck (Budapest, 1969),
ma quella di Ashton le supera tutte per la magistrale compiutezza espressiva e
la carica poetica. La sua creazione, che viene considerata di valore esemplare,
è stata filmata da Paul Czinner in una pellicola del 1959. Si
può dire, inoltre, che il ruolo di Ondine sia stata la più grande
creazione interpretativa di Margot Fonteyn;
sicuramente una di quelle che più spiccano nella sua vasta galleria di
indimenticabili personaggi. Nella storia del balletto
si incontrano altre versioni ballettistiche del racconto di Friederich de la Motte
Fouqué precedenti a quella di Ashton (così come se ne trovano nel
teatro drammatico, ad esempio quella di Jean Girardoux, con lo stesso titolo,
rappresentata al Théâtre de l'Athénée di Parigi il
27 aprile 1939): le principali sono i balletti di Louis Henry (Vienna, 1825, musica
di Gyrowetz), di Paolo Taglioni (Berlino, 1836, musica di H. Schmidt) e di Jules
Perrot (Londra, 1843, musica di Cesare Pugni). |