Balletto in un atto |
Coreografia e argomento | Susanna
Egri | Musica | Gioacchino
Rossini | Prima rappresentazione | Televisione
Italian (Studi di Torino), marzo 1952 | Prima
rappresentazione teatrale europea | Amsterdam,
settembre 1952 | Interpreti | Susanna
Egri (la stella che nasce), Marcella Otinelli (la stella al tramonto),
Yurek Shabelewsky, Alberto Testa (il maître de ballet) | Scenografia
(per l'edizione teatrale) | su bozzetto di
Enrico Paolucci | Dal programma di sala: «Questo
balletto è ispirato all'arte di Degas, al fascino delle sue immagini di
ballerine, che sono fra le più vaghe e le più popolari della pittura
europea dell'Ottocento.Una scuola di danza, un vivaio di
giovani energie che cercano di rintracciare nello spazio le cadenze della grazia,
attraverso l'esercizio di ogni giorno, pedante, minuto, faticoso. Una piccola
società chiusa anche sui suoi pettegolezzi, sulle sue lotte nascoste. Una
società che si raduna e si disperde ai piccoli colpi secchi del bastone
del maestro. La piccola storia di una stella che nasce
dissimulando la sua fatica». Il balletto
riscosse subito, al suo apparire, un grande successo. Si contano un centinaio
di repliche non solo in Italia ma anche all'estero con varie distribuzioni. La
prima rappresentazione italiana avvenne al Teatro Alfieri di Torino, il 21 gennaio
1953. A distanza di trent'anni dalla sua creazione appositamente per la televisione
(1982) la stessa versione era riprodotta al Piccolo Regio di Torino con il complesso
di ballo del Regio. Una delle ultime edizioni è
apparsa a Villa Mimbelli (Livorno) per l'Estate Livornese con prima rappresentazione
il 24 luglio 1989, protagonista Emanuela Donà. In
quell'occasione si poteva leggere: «Creato appositamente
nel 1952 per la televisione italiana, allora in erba [...] ha poi percorso molte
tappe, è stato riprodotto e acquisito da diverse compagnie anche straniere.
È ancora fresco, scanzonato, scandito da musiche rossiniane eseguite al
pianoforte, ha una sua story che è il duello fra due stelle: una al tramonto
e l'altra che nasce, nel duro cammino di ogni giorno. All'intorno, non superficialmente,
sono descritte le zone d'ombra di una società che rimira se stessa». Foyer
de la danse è anche il titolo di un balletto creato da Frederick Ashton
il 9 ottobre 1932 su musica di Lord Berners. Il lavor, ispirato anch'esso all'opera
di Degas, fu interpretato da Alicia Markova, Andrée Howard e dallo stesso
Ashton. I quadri dai colori pastelo e le sculture di Degas,
ispirati alla danza e alle ballerine dell'Opéra, hanno a loro volta offerto
l'estro per diversi balletti. Fra questi Entre deux rondes di Serge Lifar,
creato nel 1940 su musica di Samuel Rousseau, di cui fu protagonista Solange Schwarz.
In tempi più recenti il coreografo cubano Jorge Lefèbre creava un
suo omaggio al grande pittore, intitolandolo semplicemente Degas, per il
Ballet de Wallonie su musica di Georges Bizet. In Italia quest'ultima versione
è stata rappresentata al Festival di Mezz'estate di Tagliacozzo nel 1989. |