Il balletto è privo di soggetto. Il titolo è stato ispirato dalla scenografia di Tchelitchev che rappresentava una balaustra.

Sulla stessa partitura di Stravinski sono state in seguito adattate varie versioni: nel 1965 il balletto di Aurelio M. Milloss Les jambes savantes rappresentato all'Opera di Vienna con la compagnia di ballo dello stesso teatro.

Una nuova coreografia di Balanchine, creata nel 1972 a New York con la compagnia dello stesso coreografo, venne intiolata Violin Concerto. Ciò rappresentava una ulteriore conferma della tendenza di Balanchine, accentuatasi nel corso degli anni, di spogliare sempre più i propri balletti dai contenuti illustrativi del passato e del presente.