Balletto in un
atto | Coreografia | Jerome
Robbins | Musica | Claude
Debussy | Prima rappresentazione | New
York, City Center, New York City Ballet, 14 maggio 1953 | Interpreti | Tanquil
LeClercq, Francisco Moncion | Scenografia
| Jean Rosenthal | Costumi | Irene
Sharaff | Versione moderna del celebre Prélude
à l'après-midi d'un faune di Claude Debussy. I
ballett è incentrato sull'incontro di due danzatori in uno studio di danza.
Entrambi indossano costumi di prova. Lui dorme sdraiato per terra, quando entra
la ragazza che inizia a fare esercizi alla sbarra. Il ragazzo inizia ad inseguirla,
ma lei fugge. Dopo un breve approccio, vissuto in atmosfera onirica che mantiene
sempre le caratteristiche dell'attimo fuggente, la ragazza esce con la stessa
lenta camminata dell'ingresso nella sala e il giovane ricomincia a sognare. In
sostanza si tratta dell'incontro di due danzatori nel compimento quotidiano di
un esercizio che li accompagnerà per tutta la vita. Quando giungono al
proscenio, si fermano, si modellano, si guardano in uno specchio immaginario che
sta davanti aloro, rappresentato dal pubblico, rinnovando così l'atto di
Narciso. Questo è l'unico riferimento alla mitologia greca presente nel
soggetto, per altro molto sfumato. Tuttavia rimane, seppur appena abbozzato, quel
sentimento panico del risveglio all'amore e alla sensualità che la musica
emana. In un armonioso sviluppo di gesti, Robbins traccia una coreografia di limpido
rigore classico-accademico e sfuma ogni possibile ridondanza espressiva derivata
dalla tradizione del pezzo musicale e dal riferimento letterario a Mallarmé. Questa
interpretazione del preludio di Debussy fu vista al 1° Festival dei Due Mondi
di Spoleto nel giugno 1958 (Teatro Nuovo, interpreti John Jones e Wilma Curley)
con replica l'anno successivo. Il New York City Ballet lo aveva precedentemente
presentato alla Scala di Milano nella tournée del settembre 1953. Nella
stagione 1979-80 il primo interprete, Francisco Moncion, fu alla Scala per riprodurre
la ormai celebre versione di Robbins con Oriella Dorella e Marco Pierin (prima
rappresentazione 2 aprile 1980). A partire dal 1971, anche il Royal Ballet di
Londra ha inserito questa versione nel suo repertorio. |