Daphnis
et Chlöé
Bellissima
la scena (di Jürgen Rose):
al centro una mega statua maschile
ellenica col classico membro
mozzato ed altre tre più
piccole di dee femminili di
lato a metà d'una scalinata
da paesino di pescatori, sullo
sfondo il mare dell' isola di
Lesbo.
Lykainion,
futura seduttrice, passeggia
senza musica; di corsa arriva
Murru con occhialetti, giacca
e pantaloni al ginocchio. Legge
1 libro, la guida all'isola
di Lesbo per liceali di lusso
mica la Routard..., e si guarda
attorno: sale la scala e resta
estasiato alla visione delle
statue.
Inizia la
musica, col coro invisibile
del Teatro alla Scala che cresce.
Arriva Chlöé,
subito sulle punte, ed otto
collegiali gitanti tra cui quattro
graziosissime ragazze.
La Romagna
in peplo rosarancio, aerea,
lungo-chiomata e sinuosa come
non mai, inizia la sua opera
di seduzione girellando sulle
punte attorno a Murru... Inizia
un passo a due di Murru con
Romagna. Ma arrivano 4 marinai:
1, Dorkon, si fa un passo a
due veloce con Romagna. Si assiste
a sequenze originali di gusto
eccellente comprendente passi
accademici tipo tour en l' air
ed altri insoliti, tipo salti
a ginocchia alzate avanti, giravolte
e prese particolari, persino
accenni di sirtaki... Murru
piroetta veloce, poi si toglie
la giacca...
Dopo un
quarto d'ora s'è capito
di trovarsi di fronte ad un
grande coreografo, la cui fama
planetaria non è infondata.
Daphnis
guardando le statue intraprende
un manége lento e simpatico
ma non virtuosistico, mentre
Chlöé(Emanuela Montanari
alla 1a e 2a recita, la bionda
e fragile Brigida Bossoni alla
2a) lo guarda, poi lo bacia
e va via. Arriva la Romagna
(Beatrice Carbone alla 2a):
gli mette le mani sugli occhi...,
inizia la seduzione, lui la
trascina... Molto bello e sensuale
il passo a due con Murru: la
Romagna, già piuttosto
alta, quando allinea le gambe
in verticale sembra possedere
un'apertura "alare"
di oltre 4 metri... Lui si guarda
attorno, lei gli va sopra...
avviene l' iniziazione, di cui
però Daphnis non resterà
orgoglioso...
Nella seconda
scena cala la notte e fischia
il vento, si odono voci provenire
dall'alto: Murru sale la scala
col suo libro, s'appisola sotto
le 3 statue e sogna che Chlöé
è rapita dai pirati.
Invocando l'aiuto delle ninfe,
le statue assumono forma umana:
ne scaturiscono 3 ballerine
con diadema che fanno una danza
da sogno. Murru scendendo la
scala rientra seminudo, trasformato
in un dio vendicatore e prende
a danzare con loro, mentre passa
un bandierone che fa più
volte il giro della scena.
Ora i pirati,
in slip e corona di foglie in
testa mentre la Musica si fa
più percussiva, celebrano
un baccanale assolutamente dionisiaco
cercando di arruolare Chloé
in costume da odalisca che viene
capovolta tre volte e passata
di mano in mano. Ma arriva Daphnis
che li sconfigge con dei lampi
psichedelici.
La terza
parte vede un assolo stizzoso
di Chlöé, seguito
da un passo a due con Dorkon
(la prima sera sostenuto da
A. Grillo in sostituzione di
D'Amato).
Bellissimo:
tutto si fonde, Musica, coro,
scena e Danza!
Al suono
vellutato del flauto si svolge
un passo a due lento e pacato.
Tutti saltellano giocosi. Torna
Romagna con 4 marinai.
Apoteosica
rotazione finale di Murru che
solleva la sua Chlöé.
Pubblico
incantato, anche il nuovo direttore
del Coro Bruno Casoni viene
a raccogliere gli applausi.
Svolta storica: Neumeier entra
da grande alla Scala dopo che
nel 1982 l' insipiente organizzazione
scaligera l' aveva fatto arrivare
senza contratto ed all' insaputa
del Corpo di Ballo...
Now
and Then
Inizia senza
Musica: Sabrina Brazzo, scelta
personalmente da Neumeier, in
stupenda calzamaglia celeste
con spalline rosse e top orlato
di rosso, fa pose plastiche
da statua greca, ma anche si
muove, gli altri fanno flessioni
ginnastiche e corse... Poi la
Musica del concerto in sol parte
col celebre colpo di frusta...
Ma parte anche uno dei più
straordinari connubi tra Musica,
Teatro e Danza che si siano
mai visti su un palcoscenico!
Alla prima
coppia formata da Sabrina col
muscolosissmo Andrea Volpintesta
se ne sovrappongono altre 4,
una giallina formata da Gilda
Gelati e Francesco Ventriglia,
che ripetono, amplificano e
moltiplicano la già preziosa
visione della prima: forse Neumeier
giocava tanto col caleidoscopio
da piccolo!?... ;-)))
Abbandoni...
tensioni... un' emozione indicibile...:
il disimpegno dell'astratto
sposato ai fasti del barocco!
La partitura di Ravel è
suonata dal vivo dal grande
pianista Roberto Cominati, anche
lui nella buca dell' orchestra.
Finisce
il 1° tempo e parte l' Adagio
assai: qui Sabrina, fra le altre
divine cose, fa scaletta sulla
mano di Volpintesta, poi traversa
tutta la scena camminando a
quarte...
Fine del
2° tempo di questo che è
ormai diventato un evento artistico
multimediale, un po' concerto
sinfonico (ottima la direzione
di Vello Pähn), un po'
teatro, molta Danza (tutto il
Corpo di Ballo verrà
coinvolto nel brano): un'esperienza
culturale almeno cubica!!
Silenzio
per 1', poi su illuminazione
rossa della scena la musica
riprende... Sabrina fa ancora
dei sublimi numeri: la sua bellezza
è michelangiolesca, incarna
l'idea di una statua di Fidia
improvvisamente in possesso
dell'animazione!
Cala una
piattaforma, ma non del tutto,
e finisce.
Il pianista
è applaudito coi ballerini.
Neumeier compare a raccogliere
i meritati tardivi applausi
di questo pubblico al suo genio.
Bolero
Pagina musicale
e coreografica celeberrima,
i 15' forse più famosi
(grazie anche al film omonimo
del 1981 di Lelouch) della storia
della Danza si sono avvalsi
della prestazione per tutte
le 7 recite di una straordinaria
Sylvie Guillem (ma Sabrina Brazzo
era pronta a subentrare in caso
d'indisposizione della superdiva
francese ormai naturalizzata
scaligera...).
Devo dire
che preferisco la versione con
la ballerina solista. Anche
perchè mi pare la Guillem
- che ha appena compiuto 38
anni: auguri! - abbia esaltato
dei passaggi che nel Video con
Jorge Donn non si vedono: in
particolare Sylvie fa tre grand
jetè da ferma e tre salti,
sempre da ferma, molto particolari,
che non so come si chiamino,
con le gambe tutte di lato...
Il pezzo,
tutti lo conoscono, penso tecnicamente
sia temibile per quelle continue
flessioni di braccia e tronco
mentre i piedi sono in quarta
posizione mantenuta quasi costantemente
dal solista per l'intera durata
del brano. Col corpo la solista
segue l'andamento flessuoso
della linea melodica orientaleggiante,
mentre con le mani alternativamente
va in alto e sfiora il terreno
ed ogni tanto sembra quasi soffiare
dei baci al pubblico...
Difficile
fare tutto ciò dando
pure un'espressione al volto,
al corpo ed ai lunghissimi capelli:
la lentigginosa Sylvie ci riesce
in pieno, il delirio finale
è tutto per lei.
LUX LUCIS
http://it.groups.yahoo.com/group/IT-ARTI-DANZA/
|