Air
Di Saburo
Teshigawara. Musiche di John
Cage.
Il pezzo
inizia su un brano cantato per
poi proseguire con pezzi, dal
vivo, al pianoforte. Scenografia
"minimal", molte luci,
anche 4 che delimitano un quadrato
sul pavimento. Finalmente un
contemporaneo dove si vede qualcosa!
I fondali sono prevalentemente
con grafismi in bianco e nero.
L'inizio
è molto bello. 2 soliste
e un gruppo di 5 ragazze eseguono
movimenti vagamente ispirati
al Tai-chi (spero si scriva
così). Piedi ben piantati
in terra e braccia che cercano
quasi di modellare "l'aria".
L'impatto estetico è
notevole. Musica, corpi, scenografia
e costumi leggerissimi, si fondono
bene insieme e creano un'atmosfera
luminosa, lieve ma....abbastanza
concreta.
Purtroppo,
quando iniziano i pezzi al piano
questa atmosfera diventa più
rarefatta....forse troppo. Entrano
in campo anche gli uomini e
altri ballerini, costumi sempre
molto minimal, colori:bianco,
nero e un azzurrino chiarissimo.
Il gioco, però, incomincia
a stancarmi. La musica diventa
una successione di accordi separati
da lunghi momenti di silenzio.
Non ci può quindi essere
una connessione intima con i
movimenti e, ammettiamolo, è
un po' noiosa! Il tutto assume
un'atmosfera un po' troppo....copertina
di Vogue! L'occhio è
appagato solo perchè
i ballerini dell'Opéra
sono molto belli!
Comunque,
non sono riuscita a vedere la
fine del pezzo perchè
mi è venuto un terribile
attacco di tosse e ho preferito
uscire. Per essere corretta
devo dire, comunque, che la
mia amica ha adorato questo
pezzo, magari ero io che non
stavo bene!
Appartement
Di Mats
Ek, musiche originali interpretate
dal Fleshquartet (violino, viola,
2 violoncelli, più batteria
e sintetizzatore), creato per
l'Opéra di Parigi nel
2000.
Dopo essermi
ripresa, sono riuscita a vedermi
la seconda parte della serata
senza interruzioni. Vi avverto
subito che è stato un
colpo di fulmine!
Si tratta
di 10 quadri che rappresentano
altrettante scene quotidiane.
Ad ogni passaggio da un quadro
all'altro si solleva una copia
del sipario dell'Opéra
per scoprire, mano a mano, tutta
la profondità del palcoscenico
e il quartetto che suona in
scena. L'effetto è bellissimo
perchè per tutto il tempo
si vedono i ballerini che sembrano
rivolgersi (con gesti e smorfie)
a un angolo del palco, solo
alla fine si scopre che, in
effettti, si rivolgevano ai
musicisti!
I quadri
nell'ordine:
- Il bagno
- La televisione: un assolo
nel quale Le Riche senbrava
diventare una cosa sola con
la poltrona (quale immagine
più quotidiana?)
- Il passaggio pedonale
- La cucina: pas de deux.
La storia di una coppia che
non riesce più a comunicare.
- Giochi di bambini
- Valzer: per 6 coppie
- Marcia degli aspirapolvere.
Bellissima. Su una specie
di giga, con gli aspirapolvere
che sembrano delle cornamuse!
- Duo degli embrioni
- Grand pas de deux. La storia
di un innamoramento attraverso
una porta.
- Finale
La rappresentazione
del quotidiano non esclude la
danza ma ne è l'ispirazione.
Il tono è spesso ironico,
ma anche tragico (la cucina)
o delicato (grand pas de deux).
Molti dei
ballerini sono gli stessi che
hanno partecipato alla creazione,
si vede che si trovano a loro
agio e che si divertono! Sono
riusciti anche a perdere quella
compattezza che sembra essere
la cifra dell'Opéra e
a presentarsi come persone con
qualità e caratteri differenti.
Avviso che
la serata è stata ripresa
e che sarà trasmessa
su Mezzo. Se qualcuno riesce
ad avere una registrazione,
me lo faccia sapere!
Alla fine
siamo riuscite anche a incontrare
Alessio Carbone, gentilissimo,
si è fermato a chiacchierare
un po' con noi. Ha espresso
tutta la sua ammirazione per
Ek. Ma non sarà perchè
suo padre ha lavorato al Cullberg
e lui è nato in Svezia?;-)
Fabiana
Vurchio
p.s. La
scenografia che ci aveva tanto
colpito il giorno prima.....non
l'abbiamo vista!!!:-)
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