ConSENSO
e ConTATTO, odierne tenDanze
Pensate un
po' dove sono andato a vedere
della Danza contemporanea di
buona fattura, perfettamente
godibile e, soprattutto, "danzata"?
Al piccolissimo Teatro
Greco, situato in P.zza
Greco a MI, forse neanche 100
posti, evidente retaggio al
quartiere della parrocchia della
vicina chiesetta.
La durata
dei pezzi variava dai 10' ai
18', eppure sono stati così
intensi che sembravano almeno
di mezz'ora ciascuno come un
qualsiasi Trittico che si rispetti...
La Danza
del Dormiveglia
Oracoli notturni
Il 1°
pezzo s'intitola "La danza
del dormiveglia" ed è
della, e con, la colombiana
Marta Ruiz: già prima
che inizi la musica e s'accenda
la luce sulla scena si sente
il rumore che fanno delle cascate
di riso quando se ne prendono
dei mucchi con le mani e si
lasciano andare...
Quando inizia
si vede una donna sdraiata che,
agitandosi col corpo come se
si stirasse durante il sonno
e muovendo le mani, produce
dei disegni nella distesa di
riso sulla quale è sdraiata:
ripresi da una telecamera questi
graffiti vengono proiettati
su un ampio schermo verticale
visibile agli spettatori, come
pure la "d a n z a t t
r i c e" a terra.
La musica
suonata è ritmica, vagamente
sud-americana. La donna, in
pantaloni neri, ha la faccia
sofferente: ogni tanto fa dei
cerchi nel tappeto di riso,
o ne prende delle manate e poi
lo fa sgranare giù a
pioggia, o ci rotola su. Quando
si alza in piedi si nota che
possiede un buon port de bras.
Entra pure una ragazza, con
pantaloni bianchi, che dà
dei gran pedatoni al riso, si
tuffa, si rialza... I movimenti
sono lentissimi, ma ci sono.
Torna la
donna in pantaloni neri con
una scopa in mano: inizia a
ramazzare e fa dei circoli nello
strato di riso. Ora la musica
è di un'armonica a bocca.
L'atmosfera è angosciante.
La protagonista gira vorticosamente,
finchè non resta a terra
immobile.
Applausi
e pausa di 20' per tirar su
tutto il riso dal palco con
scope ed aspiratori onde poter
dar luogo al brano seguente.
Bello, suggestivo
ed originale: se si vuol fare
un appunto, la proiezione è
solo in bianco e nero e non
troppo luminosa.
Forma
Palindroma, di Francesca
Prandina e Elena Selmo
Il secondo
brano, è un gioiellino
che non vedrei male anche nelle
stagioni di Danza maggiori,
come la Scala.
E' un pas
de deux femminile (se mi è
consentita un'osservazione anatomica,
probabilmente le due danzatrici
calzano la misura 4 e la 3 di
reggiseno... ;-))) geometrico
di grande simmetria e molto
originale: almeno non mi sembra
d'aver visto in passato gli
stessi movimenti, ad esempio
una partenza da terra schiena
su schiena, poi le due ragazze
si alzano sempre tenendo a contatto
le schiene e fanno vari movimenti
nello spazio prima di distaccarsi...
All'inizio
si vedono i due corpi aggrovigliati
a terra che rotolano e poi si
staccano, si sollevano e parte
una vera coreografia col piede
flex sulla musica di una specie
di crescendo rock. Le danzatrici
vanno su e giù varie
volte per poi riaggrovigliarsi
di nuovo. Buio, fine, neanche
10'...: davvero da rivedere!
Tokyo
Airport
Un po' deludente
invece l'ultimo pezzo, che pure
ha vinto nel '99 il 1° premio
al Concorso Vignale Danza: a
mio parere, troppo pretenzioso
e confuso.
Ha qualche
buono spunto come ad esempio
l'incipit con le teste dei cinque
protagonisti infilate nell'apertura
di una sedia nera di plastica
tipo bar, mentre la schiena
è sul sedile e le gambe
in alto che oscillano percorrendo
segmenti su un piano verticale...
Ma l'assunto della storia, già
di per sé abbastanza
oscuro, è realizzato
in modo disordinato: nella sala
d'aspetto dell'aeroporto di
Tokyo allo scoccare del Capodanno
2000 il tempo si ferma ed i
viaggiatori restano incastrati
tra due epoche differenti. Barcollano
come ubriachi. Uno cerca di
recuperare lucidità per
raccontare ciò che succede
(c'è anche troppo parlato
per i miei gusti...), ma non
ce la fa. Comunque ci sono dei
discreti momenti di Danza; anche
la narratrice balla.
Il pezzo
è della Compagnia di
teatro-danza AstrattiContatti,
organizzatrice della rassegna
ConSENSO e ConTATTO.
Il Centro
di Ricerca Teatrale (CRT) l'anno
scorso è andato reperendo
numeri per la sua rassegna di
Short Format all'estero, Canada
e USA inclusi: se il suo presidente
Sisto Della Palma si facesse
un giro in questo periferico
teatrino milanese in questa
rassegna dal saporoso titolo
"odierne t e n D a n z
e" troverebbe secondo me
idee più valide.
A me sembra
che l'idea del riso del primo
pezzo, a parte lo spreco di
1 quintalata ca. del prezioso
cibo (ma voglio credere che
sia riciclato!... ;-))) ed i
passi di Danza del 2° siano
molto più fantasiose
e vigorose di tante cose viste
al Teatro dell'Arte di recente.
Senz'altro più di quella
di "Shirtologie" dove
c'era uno che continuava a togliersi
la maglietta per mostrare le
altre che aveva sotto...
Unica riserva
il prezzo un po' caro: 13 €
e 10 ridotto (mi sono fatto
fare la riduzione per età
chiedendo di farmi lo sconto
di 6 mesi rispetto al compimento
dei miei primi 60 anni... :-))
LUX LUCIS
http://it.groups.yahoo.com/group/IT-ARTI-DANZA/
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