Come per altre danze, anche le origini del Valzer sono incerte.
Secondo i tedeschi, il valzer deriva dall’Allemanda (ballo tradizionale della Germania meridionale), dal Dreher (Baviera) e dal Ländler (di origine austriaca), mentre secondo i francesi trae le sue origini dalla Voltaprovenzale. Balli di diversa provenienza, ma con in comune la caratteristica del volteggio di coppia su ritmo ternario.
Gli storici della danza non hanno ancora trovato un punto d’accordo sulle reali origini del Valzer. Gli autori tedeschi e austriaci rifiutano l’ipotesi che il Valzer, almeno nella sua forma primitiva, sia un prodotto francese. Secondo Fritz Kligenbech, il ritmo del Valzer è riconducibile addirittura alle canzoni da ballo dei trovatori del XII e XIII secolo alle corti di Federico I il Barbarossa (1123 – 1190) e Federico II re di Germania (1194 – 1250).
Fra gli storici di origine tedesca ed austriaca si rafforza la convinzione, già citata, che il Valzer tragga origine parallelamente da due danze popolari presenti in Germania ed Austria: l’Allemanda (nome presumibilmente derivato dal latino alamanus) e il Ländler (da Landl, regione montagnosa dell’Austria). La prima è una danza popolare di coppia caratterizzata da volteggi lenti, in origine su ritmo binario poi su ritmo ternario, tipicamente cittadina; la seconda, danza in 3/4 a passi strisciati con andamento piuttosto moderato, tipica delle campagne. Il Dreher (da drehen, girare), a sua volta, contribuisce all’evoluzione della danza di coppia chiusa.
Per i francesi, invece, la matrice del Valzer va ricercata nella Volta (dal provenzale volter, girare), una danza di coppia chiusa a volteggi presente in Provenza già nel 1178. Pur essendo opinione diffusa, suffragata da numerosi documenti storici, che la volta sia stata la prima danza di coppia chiusa a comparire in Europa, non è però possibile dimostrare che essa sia la diretta antecedente del valzer.
Una possibile soluzione all’incertezza sulle origini del Valzer può essere quella di considerare questo ballo come un prodotto della cultura europea, dato che, al di là di ogni rivendicazione di stampo nazionalistico, sembra assodato come sia nato dalla fusione di elementi di provenienza diversa che, nell’arco di almeno quattro secoli, hanno subito continue trasformazioni. Inoltre, il ballo, qualsiasi ballo, è un linguaggio, un mezzo di comunicazione, comprensibile a tutti in tutto il mondo con la facoltà di attraversare facilmente le frontiere.
Nella sua struttura essenziale il Valzer, inteso come danza di coppia chiusa (cavaliere e dama abbracciati) a volteggi su tempo ternario, era già presente nell’Europa del XII secolo, anche a prescindere dalle aree geografiche e dai periodi storici in cui si è affermato con forme e nomi diversi fra loro.
A cura di Alberto Soave
Fonti:
- Simona Griggio, Marlon Giuri – La Storia dei Balli. Dal Valzer al Rock ‘n’ Roll. Dal Tango ai Ritmi Latino-Americani – Edizioni Sipiel, Milano, 1995.