La danza fra Broadway e balletto
Jerome Robbins (11 ottobre 1918 – 29 luglio 1998) è stato uno dei più influenti coreografi e registi del XX secolo, capace di lasciare un segno indelebile sia nel mondo del balletto classico che in quello del teatro musicale di Broadway. La sua capacità di fondere elementi della danza classica con stili popolari e teatralità ha rivoluzionato la scena artistica americana e internazionale. Questo articolo esplora la vita, l’opera e l’eredità di Robbins, mettendo in luce il suo contributo unico nel collegare il balletto e il teatro musicale.
Biografia
Primi anni e formazione
Jerome Wilson Rabinowitz nacque l’11 ottobre 1918 a New York, da genitori di origine ebraica russa. Cresciuto a Weehawken, New Jersey, Robbins mostrò presto interesse per le arti. Iniziò gli studi di danza presso la scuola di Gluck Sandor e più tardi con importanti maestri come Bessie Schönberg e Helen Veola.
Inizio della carriera
Nel 1937, Robbins entrò a far parte della compagnia di Gluck Sandor e Felicia Sorel, esibendosi in produzioni che combinavano danza e teatro. Nel 1940, si unì all’American Ballet Theatre (allora Ballet Theatre), dove iniziò come danzatore nel corpo di ballo e presto si distinse come solista.
Contributi al balletto classico
Debutto coreografico: “Fancy Free” (1944)
Il primo successo coreografico di Robbins fu “Fancy Free“, creato per l’American Ballet Theatre su musica di Leonard Bernstein. Il balletto racconta la storia di tre marinai in licenza a New York durante la Seconda Guerra Mondiale.
- Innovazione stilistica: “Fancy Free” combinava elementi di danza classica con movimenti ispirati al jazz e alla danza popolare, rompendo le barriere tra generi.
- Collaborazione con Bernstein: Questa partnership segnò l’inizio di una lunga collaborazione tra Robbins e il compositore, entrambi interessati a riflettere la cultura americana contemporanea nelle loro opere.
Opere significative nel balletto
- “Afternoon of a Faun” (1953): Un’interpretazione moderna del poema sinfonico di Debussy, che esplora la relazione tra i danzatori e il loro riflesso nello specchio.
- “The Concert” (1956): Una commedia balletto che satirizza il comportamento del pubblico durante un concerto di musica classica.
- “Dances at a Gathering” (1969): Su musica di Chopin, è un’opera astratta che celebra la danza pura e l’interazione tra i danzatori.
New York City Ballet
Nel 1949, Robbins si unì al New York City Ballet su invito di George Balanchine, diventando assistente direttore artistico nel 1950. Qui, contribuì significativamente al repertorio della compagnia, esplorando nuove forme coreografiche e approfondendo la sua ricerca artistica.
Il trionfo a Broadway
“On the Town” (1944)
Basato sul successo di “Fancy Free”, Robbins, Bernstein, Betty Comden e Adolph Green crearono “On the Town”, un musical che portò l’energia del balletto sul palcoscenico di Broadway.
- Innovazione teatrale: Fu uno dei primi musical a integrare la danza come elemento narrativo fondamentale, piuttosto che semplice intrattenimento.
“West Side Story” (1957)
Forse l’opera più famosa di Robbins, “West Side Story” reimmagina la storia di Romeo e Giulietta tra gang rivali di New York.
- Fusione di generi: Combinando balletto, jazz e danza latina, Robbins creò coreografie che riflettevano le tensioni sociali e culturali dell’epoca.
- Approccio drammatico: La danza divenne un mezzo per esprimere emozioni intense e sviluppare la trama, elevando il ruolo del coreografo nel teatro musicale.
Altri successi a Broadway
- “The King and I” (1951): Robbins curò le coreografie, tra cui il celebre “The Small House of Uncle Thomas” balletto.
- “Gypsy” (1959): Come regista e coreografo, contribuì a creare uno dei musical più acclamati della storia di Broadway.
- “Fiddler on the Roof” (1964): Esplorò le sue radici ebraiche, integrando danze tradizionali con movimenti teatrali.
Stile e innovazioni
Integrazione di danza e narrazione
Robbins fu pioniere nell’uso della danza come strumento narrativo. Le sue coreografie non erano semplici intermezzi, ma parte integrante della trama e dello sviluppo dei personaggi.
Realismo e psicologia
- Movimento espressivo: I movimenti erano studiati per riflettere le emozioni e le motivazioni dei personaggi.
- Studio dei personaggi: Robbins incoraggiava i danzatori ad approfondire la psicologia dei loro ruoli, portando autenticità alle performance.
Versatilità stilistica
La capacità di Robbins di spaziare tra diversi stili – dal balletto classico alla danza contemporanea, dal jazz al folk – gli permise di creare opere uniche e adattarsi a vari contesti artistici.
Contributi al cinema
Robbins portò la sua visione anche sul grande schermo. Co-diresse l’adattamento cinematografico di “West Side Story” (1961) con Robert Wise.
- Riconoscimenti: Il film vinse 10 Premi Oscar, tra cui Miglior Regia, rendendo Robbins il primo coreografo a ricevere tale onore.
- Innovazione cinematografica: Portò tecniche teatrali nel cinema, utilizzando la danza per amplificare l’impatto emotivo delle scene.
Sfide e controversie
Metodo di lavoro esigente
Robbins era noto per essere un perfezionista, spesso esigente e duro con i suoi collaboratori. Questo approccio portò a risultati eccezionali, ma anche a tensioni all’interno delle compagnie.
Maccartismo
Nel 1953, durante l’era del Maccartismo, Robbins fu convocato davanti alla Commissione per le Attività Antiamericane. Scelse di testimoniare e fece i nomi di colleghi associati al Partito Comunista, decisione che gli causò critiche e senso di colpa per tutta la vita.
Riconoscimenti e premi
- Tony Awards: Vinse sei Tony Awards per le sue coreografie e regie.
- Academy Awards: Oltre all’Oscar per “West Side Story”, ricevette un premio onorario nel 1990 per il suo contributo al cinema.
- Kennedy Center Honors: Nel 1981, fu onorato per il suo impatto sulla cultura americana.
Eredità
Influenza sulla danza
Robbins ha influenzato in modo significativo sia il balletto che il teatro musicale. La sua capacità di integrare danza e narrazione ha aperto nuove strade per coreografi e registi.
Fondazione Jerome Robbins
Dopo la sua morte, la Jerome Robbins Foundation è stata istituita per sostenere le arti della danza e del teatro, promuovendo nuovi talenti e preservando la sua eredità.
Repertorio duraturo
Le sue opere continuano ad essere rappresentate in tutto il mondo, mantenendo viva la sua visione artistica e ispirando nuove generazioni di artisti.
Conclusione
Jerome Robbins è stato un artista poliedrico che ha saputo unire mondi apparentemente distanti: il rigore del balletto classico e l’energia del teatro musicale di Broadway. La sua ricerca costante di autenticità e innovazione ha ridefinito il ruolo della danza nella narrazione teatrale. La sua eredità continua a vivere attraverso le sue opere, che rimangono rilevanti e influenti nel panorama artistico contemporaneo.
Siti web per ulteriori approfondimenti
- Jerome Robbins Foundation: www.jeromerobbins.org
- New York City Ballet: www.nycballet.com
- American Ballet Theatre: www.abt.org
- Library of Congress – Jerome Robbins Collection: www.loc.gov
- PBS American Masters – Jerome Robbins: www.pbs.org
Bibliografia
- Gottlieb, Robert. Jerome Robbins: A Life in Dance. Random House, 2016.
- Jowitt, Deborah. Jerome Robbins: His Life, His Theater, His Dance. Simon & Schuster, 2004.
- Vaill, Amanda. Somewhere: The Life of Jerome Robbins. Broadway Books, 2008.
- Bernstein, Leonard, et al. West Side Story: The Making of the Steven Spielberg Film. Insight Editions, 2021.
- Perlmutter, Donna. Shadowplay: The Life of Antony Tudor. Viking Adult, 1991.
A cura di Alberto Soave