La Cake Walk è il primo ballo dei neri americani ad essere stato assimilato dai bianchi negli Stati Uniti, diffondendosi poi in Europa.
Le sue origini risalgono agli spettacoli dei suonatori ambulanti, i minstrel shows, una forma di intrattenimento molto popolare negli Stati Uniti e in Inghilterra sin dall’800. che consisteva nell’imitare in maniera molto accentuata il modo di parlare e di muoversi dei neri, comprese le loro canzoni e i loro balli. I minstrel shows normalmente venivano eseguiti con l’accompagnamento di un banjo. Gli attori erano ovviamente bianchi – infatti solo dopo l’abrogazione della schiavitù i neri entrarono a far parte dei minstrel show – che, per interpretare i vari personaggi si tingevano il volto e le mani di nero e, con indosso il classico cappello a cilindro color tortora e le lunghe giacche di raso dai colori accesi, davano inizio alla commedia.
Un finale di questi spettacoli era spesso costituito da una camminata a coppie; alla coppia che inventava i passi più originali veniva assegnata in premio una torta (cake).
Questa specie di passerella in realtà derivava da una antica usanza degli schiavi neri che, durante i loro raduni nei giorni di festa, facevano il verso al modo di camminare dei loro padroni bianchi. Paradossalmente la presa in giro dei bianchi da parte dei neri divenne la scena più divertente del genere di teatro leggero creato dai bianchi per ridere dei neri e, per ironia della sorte, diede origine alla cake walk, la prima danza ragtime che, nonostante l’audacia dei movimenti, riuscì ad ottenere successo nei salotti bene.
A cura di Alberto Soave
Fonti:
- Simona Griggio, Marlon Giuri – La Storia dei Balli. Dal Valzer al Rock ‘n’ Roll. Dal Tango ai Ritmi Latino-Americani – Edizioni Sipiel, Milano, 1995.