Danza
di origine gitana, localizzata
particolarmente nell'Andalusia.
Normalmente
è accompagnata con il
cosiddetto cante jondo.
Trasferito
nel balletto,
il flamenco ha subito notevoli
stilizzazioni ed è stato
utilizzato anche in composizioni
classiche come l'"Amor
brujo" di De Falla.
Il baile
flamenco è una forma
di ballo propria della tradizione
gitano-andalusa.
Raggiunge
il suo pieno sviluppo verso
la metà dellOttocento,
pur essendo in continua e costante
evoluzione.
Nasce come
ballo individuale. Lintroduzione
della coppia o del gruppo di
persone che eseguono coralmente
una coreografia è una
conseguenza della sua proiezione
teatrale e della sua fusione
col balletto
classico, inaugurata da
La Argentina negli anni Venti.
Il flamenco
ha una vocazione espressiva
e non narrativa, è una
danza astratta, priva di un
tema da raccontare. E
costituito da numerosi stili,
ognuno dei quali si caratterizza
per un proprio ritmo (compas)
e per un proprio carattere espressivo,
spesso indicato dallo stesso
nome:
- la soleà (solitudine)
è un ballo serio e
dolente,
- lalegria (allegria)
gioioso,
- la buleria (burla)
ironico.
Il flamenco
si basa sullimprovvisazione,
che consente allesecutore
di assecondare limpulso
creativo del momento. Gli elementi
costitutivi del ballo sono:
- il taconeo,
ovvero luso ritmico
dei piedi;
- il braceo, cioè
le figure coreografiche delle
braccia e la rotazione delle
mani;
- il movimento della gonna
nel ballo femminile, che non
ha solo una funzione accessoria,
di abbellimento, ma è
parte integrante della gestualità
flamenca.
La tecnica
dei piedi comporta tre fondamentali
combinazioni di passi:
- lo zapateado,
sequenza di passi percussivi
che si basano su effetti sincopati
e di addoppiamento ritmico
e giocano con le dinamiche
della velocità e con
lintensità del
suono. Lo zapateado costituisce
lassolo virtuosistico
del ballerino, detto escobilla,
che rappresenta una delle
parti della danza;
- il punteado che consiste
in movimenti di piedi leggeri,
un tacco-punta sottile, generalmente
eseguito durante le variazioni
melodiche della chitarra (falsetas);
- il pateo, ovvero
una successione di colpi forti,
ottenuti con la pressione
di tutta la pianta del piede
sul suolo, che marcano il
controtempo. Il pateo ha una
funzione espressiva di sfogo
temperamentale e impulsivo,
adeguata a certi passaggi
el piede sul suolo,
che marcano il controtempo.
Il pateo ha una funzione espressiva
di sfogo temperamentale e
impusivo, adeguata a certi
passaggi del ballo, nel cui
uso i gitani sono maestri.
Il bailaor
deve saper dominare, prima
ancora della tecnica specifica
del flamenco, i diversi ritmi
(compas) della musica
flamenca, le cui complicate
scansioni devono essere rigorosamente
rispettate dai passi e dalle
movenze coreografiche. Lobbedienza
del ritmo è una regola
imprescindibile in tutti i tipi
di ballo, ma soprattutto nel
baile flamenco, in cui
il ballerino produce suono con
il gioco dei piedi, comportandosi
da vero e proprio percussionista.
La struttura
del flamenco si articola in
tre parti: letra / escobilla
/ salida. Il ballerino
marca una prima strofa di canto
(letra), durante la quale
non introduce il taconeo
per lasciare libero corso
al canto, al quale risponde
con delle brevi e intense soluzioni
ritmiche, dette remates.
Questo è il momento della
danza
in cui maggiore sviluppo
hanno i movimenti plastici del
corpo e delle braccia e la gestualità
del ballerino, che "racconta"
il canto. Finita la letra,
inizia il "solo di piedi"
(escobilla), momento
puramente virtuosistico, incentrato
sugli incastri ritmici tra il
suono dei tacchi, della chitarra
e delle palmas. La durata
dellescobilla dipende
dalla discrezione del ballerino,
che si avvale di un segnale
convenzionale, la llamada,
per comunicare al chitarrista
quando intende terminare il
suo assolo. Il bailaor può
ricorrere a degli espedienti
per riposarsi durante la sua
improvvisazione. Il sostenido,
per esempio, consiste in una
serie di passi che, senza smettere
di scandire il ritmo, consentono
ai muscoli delle gambe di ralssarsi,
non basandosi su effetti di
condensazione ritmica, né
intensificando la velocità.
La bipartizione letra/escobilla
si ripete una seconda volta.
La danza
si conclude con un crescendo
finale (salida), caratterizzato
da una forte accelerazione del
ritmo, che ha la funzione di
creare un effetto dinamico e
di eccitare lo spettatore.
E possibile
operare una distinzione tra
stile gitano e stile payo.
Il requisito più importante
del ballo gitano, che identifica
il bello, non nella cura formale,
ma nellintima comunicazione
tra gestualità e sensazione,
è lespressione
viscerale dellesperienza
emozionale, il flusso di energia
allo stato puro. Il ballo payo,
affidato alla pulizia tecnica
piuttosto che alla carica temperamentale,
è invece più composto,
ispirato al criterio stilistico
del rigore formale.
Il flamenco
si avvale dellaccompagnamento
strumentale della chitarra,
delle palmas e dei pitos.
Da qualche anno si sperimentano
soluzioni musicali più
articolate, che si avvalgono
di strumenti a fiato (flauto),
a percussione (cajon),
ad arco (violino) e a corde
percosse, come il pianoforte,
ma la chitarra rimane lo strumento
di base. Le nacchere, diversamente
da quanto si crede, non sono
uno strumento proprio del flamenco.
A guidare limprovvisazione
è il ballerino rispetto
al chitarrista. Questo si presta
a sostenere le variazioni del
bailaor con delle adeguate
strategie musicali. E
necessario, dunque, che vi sia
tra di essi un buon affiatamento.
Il ballet
flamenco è una forma
di ballo teatrale che trae sviluppo,
negli anni Venti del Novecento,
dallelaborazione colta
del flamenco tradizionale, operata
da artisti dotati di formazione
classica e bolera,
come La Argentina.
Il flamenco
si converte da ballo individuale
a danza corale; limprovvisazione
cede il passo a coreografie
strutturate con vocazione narrativa;
il temperamento del bailaor
viene sostituito dalla tecnica
del bailarin; grande
importanza assume il ricorso
a elementi scenografici, decori,
costumi, illuminazione e ulteriori
elementi accessori. La musica
è costituita da partiture
classiche per orchestra.
A partire
dagli anni Sessanta il ballet
adotta la musica flamenca
piuttosto che classica e laccompagnamento
chitarristico piuttosto che
orchestrale. Si dimostra, inoltre,
sensibile alle influenze della
danza contemporanea per quanto
riguarda laspetto stilistico
e a istanze di denuncia sociale
per quanto riguarda i contenuti.
Mario Maya e Antonio Gades sono
i due maggiori esponenti della
nuova tendenza. Il più
giovane Antonio Canales ricorre
ampiamente alle soluzioni stilistiche
della danza contemporanea. Altri
nomi sono quelli della più
tradizionale Cristina Hoyos
e del più commerciale
Joaquin Cortes.
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