Tipo di danza
jazz, universalmente conosciuta.
Il charleston è
senza dubbio il più brioso,
gaio e scoppiettante ballo dell'epoca
moderna. Per sua struttura,
si stacca nettamente da tutti
gli altri balli, possiedendo
una personalità inconfondibile
ed inimitabile.
Per questa
ragione, rappresenta una pietra
miliare netta, precisa e preziosa
nell'evoluzione del ballo del
ventesimo secolo.
Il tempo
sincopato, che si collega con
il Rag Time (letteralmente,
tempo strappato o con inciampo),
è la caratteristica fondamentale
del charleston ed è
l'ennesima conferma di come
in tantissimi balli si sia miscelata
la musica degli afro-americani
con quella di origine europea.
Il charleston
nasce intorno agli anni
'20, presumibilmente nella città
omonima, in ambienti jazzistici;
raggiunge la sua massima popolarità
intorno al 1925/26, ovvero in
un periodo molto particolare
della storia americana e del
resto del mondo. La popolazione
vive con frenesia e dissolutezza
questo periodo, quasi presagendo
il catastrofico crac economico
del 1929, facendo cose pazze
e dedicandosi al consumismo
più sfrenato. In questo
clima elettrizzante e di generale
euforia, non poteva mancare
un ballo che rispecchiasse quello
stato d'animo e che caratterizzasse
il periodo.
Il charleston
viene preso come emblema:
musica allegra e gaia, ritmo
eccitante, minigonne vertiginose,
lustrini e paillettes, uniti
ad un po' di fatica nell'eseguirlo
sono sufficienti a scaricare
la tensione.
Oggi non
si può dire che il charleston
sia diffusissimo, ma non di
rado viene eseguito nelle feste
"comandate", specialmente
a carnevale e a fine anno.
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