01-11-2002 - 30-06-2003 - Rubiera - - |
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La Corte ospitale
LA CORTE OSPITALE 2 0 0 2 / 2 0 0 3
Atelier delle arti laboratori, incontri, seminari, studi, progetti
speciali, residenze, produzioni
Prosegue il progetto dell’Atelier delle arti all’insegna
dell’attenzione che La Corte Ospitale da sempre dedica ai
nuovi orizzonti della cultura del presente, e in particolar modo
all’intreccio dei linguaggi nella scena contemporanea, alle
proposte giovani, non intesi come categoria, ma piuttosto come emergenze
da collocare in una cornice di espressione del tempo in cui viviamo,
senza tralasciare l’idea del confronto, del lavoro e dell’esperienza
diretta con i maestri, convinti che formazione e ricerca possano
e debbano coesistere.
La sede del cinquecentesco complesso monumentale de l’Ospitale
si presta come punto di riferimento ideale per molte realtà e progettualità
sia sul territorio nazionale sia su quello internazionale, come
spazio vocato all’aggregazione e all’incontro tra artisti
di varia estrazione e di diverse competenze, ove nel progettare
e sviluppare momenti di lavoro, di specializzazione professionale,
di ricerca si sappiano generare anche momenti di realizzazione di
spettacoli, di eventi, nella consapevolezza che l’orizzonte
della produzione artistica è oggi attraversato da una profonda modificazione
che vede anche l’artista al centro di una ridefinizione del
proprio status, non più svincolato dalle forme del mercato e dei
mezzi di comunicazione, viceversa impegnato in un continuo confronto
con linguaggi differenti, influenzato profondamente da un impatto,
diretto o indiretto, con il mondo scientifico - filosofico, con
istanze tecnologiche che continuano a ridisegnare il suo ruolo.
Laboratori, incontri, seminari, studi, progetti speciali, residenze,
produzioni, sono gli strumenti privilegiati per realizzare un progetto
vitale di aggregazione e di lavoro artistico che, come di consueto,
punta a favorire sia l’incontro con le poetiche dei numerosi
artisti invitati, sia momenti di specializzazione e di studio tra
ricerca e didattica. Il nuovo programma triennale Orizzonti futuri.
Cosa cambia nella realtà che cambia? accompagna l’atelier
e ne scandisce i cicli tematici e le scelte.
Per il 2003 le attività sono assai intense, sia come numero e qualità
di progetti, sia per la rinnovata funzione dell’Atelier stesso
che registra alcune importanti novità: la prima è la creazione del
cartellone L’Ospitale, che ci accompagnerà da novembre fino
a giugno, per dare visibilità ai molti eventi in gioco: 12 gli appuntamenti
che hanno origine dai molti settori del programma di ricerca. Tre
i protagonisti dell’Atelier delle arti di quest’anno:
MAMADOU DIOUME con una lunga residenza e laboratori che si aprono
all’intero territorio nazionale, sarà protagonista di un progetto
su Koltès per la realizzazione dello spettacolo Scontro di negro
contro cani. Il lavoro centrato sull’esperienza dell’attore
è aperto ad un numero assai ampio di partecipanti e prevede il successivo
debutto nel mese di giugno all’interno della stagione estiva
de L’Ospitale.
ISMAEL IVO, straordinario danzatore-coreografo, sarà protagonista
di Medeamaterial da H. Müller, in collaborazione con la Fondazione
Civiche Scuole di Milano. Lo spettacolo debutterà in forma compiuta
nell’ambito del cartellone del Teatro Herberia il 10 maggio
2003.
FRANCO BRAMBILLA con il progetto Apocalisse/Rivelazione condurrà
una lunga sessione di laboratori da settembre a maggio con la compagnia
Locus solus- La Corte Ospitale, per debuttere con la prima parte
del progetto nel mese di giugno nell’ambito della stagione
estiva.
Gli artisti ospiti in residenza artistica sono:
ENRICO MESSINA e MICAELA SAPIENZA, con il progetto Braccianti, che
ripercorre le tappe fondamentali della storia del movimento bracciantile,
attraversando i volti e le storie note o sconosciute degli uomini
che a quel movimento diedero vita. La presentazione della tappa
di lavoro Braccianti: orizzonti e passaggi è prevista il 19 novembre.
ROBERTA BIAGIARELLI, LUCILLA GIAGNONI, BRUNO MACARO col progetto
Manuale per fondare una città, un affondo nella relazione fra il
paesaggio antropico e quello naturale il cui esito è previsto per
l’11 dicembre 2002.
RICCARDO CAPOROSSI CLAUDIO REMONDI saranno ospiti per una residenza
che si concluderà con la presentazione dello spettacolo Sotterraneo
il 18 gennaio 2003 Atelier delle Arti
Franco Brambilla Apocalisse: visioni profetiche 12 > 20 ottobre,
8 > 22 dicembre 5 > 14 febbraio, 16 > 30 marzo, 4 maggio > 2 giugno
Mamadou Dioume Scontro di negro contro cani 13 > 22 novembre, 13
> 22 gennaio, 31 marzo > 9 aprile, 26 maggio > 26 giugno
Ismael Ivo Medeamaterial 17 febbraio > 9 marzo, 22 aprile > 9 maggio
Residenze artistiche
Enrico Messina, Micaela Sapienza Braccianti 23 > 29 settembre, 18
> 31 ottobre, 6 > 12 novembre, 16 > 18 novembre
Lucilla Giagnoni, Bruno Macaro, Roberta Biagiarelli, Manuale per
fondare una città, 1 > 11 ottobre
Remondi e Caporossi Sotterraneo 14 > 17 gennaio
LA CORTE OSPITALE 2 0 0 2 / 2 0 0 3
Scontro di negro contro cani Percorso di esplorazione intorno a
B. M. Koltès diretto da Mamadou Dioume 13 > 22 novembre - 13 > 22
gennaio - 31marzo > 9 aprile La Corte Ospitale, Rubiera RE “...i
cani sì, loro accettano senza problemi ogni persona senza mostrare
disagio di fronte alla diversità. Per gli uomini non è così e ci
vogliono le condizioni, fatti o luoghi particolari, per costringerli
a guardarsi e a comunicare; la guerra, penso, o la prigione; oppure,
sicuro, un palcoscenico.” Bernard Marie Koltès “Questo
lavoro riguarda la ricerca interiore, lo sguardo portato sulle cose,
sugli esseri umani e sui corpi. Si tratta soprattutto di andare
al di là dell’intelletto e di risvegliare le sensazioni che
portiamo in noi e che spesso ignoriamo.” Mamadou Dioume Un
processo di conoscenza e di relazione aperto a tutti gli artisti,
che esplorando il legame corpo-pensiero-sentimento affronta tutti
gli aspetti teorici e pratici del teatro. Il laboratorio condotto
da Mamadou Dioume è inoltre integrato all’Atelier di nuove
scritture,un progetto a cura di Valeria Ottolenghi rivolto agli
interessati alla creazione teatrale: Da Koltès a Shakespeare: la
drammaturgia della parola, condotto da Roberto Tessari, con interventi
di Mamadou Dioume e della sua compagnia.
IL LABORATORIO SCONTRO DI NEGRO CONTRO CANI L’esplorazione
si orienterà verso lo sviluppo dello strumento corpo, dello strumento
voce e della respirazione. Il lavoro basilare passa attraverso l’esercizio
dell’immaginazione, l’ascolto del ritmo interiore, la
riscoperta della memoria del corpo, l’ascolto del sé. Gli
argomenti affrontati sono il lavoro sulla respirazione, sul corpo,
sulla voce e i suoi livelli, relazione e occupazione dello spazio,
improvvisazioni fisiche secondo soggetti dati, analisi degli elementi
del testo.
MAMADOU DIOUME Si diploma presso la Scuola nazionale delle arti
in Senegal e affronta i suoi primi ruoli nella Compagnia nazionale
d'arte drammatica. Nel 1968 interpreta il personaggio di Creonte,
nell' Antigone di Jean Anouilh, prova che gli vale l'ingresso al
Teatro nazionale `Daniel Sorano', dove lavora fino al 1984 sotto
la direzione di Raymond Hermantier. In quell'anno lo scopre Peter
Brook e lo chiama a interpretare Bhima (il figlio del vento dalla
forza immensa) nel Mahabharata . Recita il ruolo in francese (festival
d'Avignone 1985, e poi Parigi), quindi in inglese nella pluriennale
tournée dello spettacolo in tutto il mondo. Partecipa anche alla
realizzazione del Mahabharata cinematografico (1989) e rimane fedele
a Brook e al parigino Centre International de Créations Théâtrales,
figura di rilievo in molti spettacoli del regista inglese (La tragedia
di Carmen, Woza Albert, La tempesta). Tra le sue regie ricordiamo
Loulou Zad di Isaak E. Isaak, Il diavolo e la fanciulla di B. Diop,
La signorina Julie di A. Strindberg, La conferenza degli uccelli
nell’adattamento drammaturgico di J. C. Carriere, Joyzelle
di M. Maeterlinck, Tre atti unici di A. Cechov, Macbeht di W. Shakespeare,
Quai Ouest di B. M. Koltès. Sta attualmente preparando Sogno di
una notte di mezza estate di W: Shakespeare, L’albero tropicale
di Y. Mishima e Scontro di negro contro cani di B. M. Koltès.
ATELIER DI NUOVE SCRITTURE DA KOLTÈS A SHAKESPEARE “…direttamente
non si può dire niente con le parole, si è costretti a dire dietro
le parole…” B. M. Koltès Il laboratorio diretto da Mamadou
Dioume prevede la partecipazione all’Atelier di nuove scritture,
Da Koltès a Shakespeare: la drammaturgia della parola cui potranno
iscriversi anche allievi che non frequentano il laboratorio Scontro
di negro contro cani. L’Atelier, curato da Valeria Ottolenghi
e rivolto agli interessati alla creazione teatrale, si articola
in alcune giornate di studio e lavoro condotte da Roberto Tessari,
con interventi dello stesso Mamadou Dioume e della sua compagnia.
MODALITÀ E TEMPI Il laboratorio è composto da tre sessioni autonome
di lavoro, ciascuna delle quali prevede un esito aperto al pubblico
e la partecipazione al laboratorio di drammaturgia Atelier di nuove
scritture, secondo il seguente calendario: Scontro di negro contro
cani Atelier nuove scritture Esito
Domanda di iscrizione da presentarsi entro 13 /22 novembre 2002
22 novembre 2002 7 novembre 2002 13 /22 gennaio 2003 22 gennaio
2003 7 gennaio 2003 31 marzo / 9 aprile 2003 9 aprile 2003 25 marzo
2003 Le giornate lavorative prevedono 6/8 ore di attività tutti
i giorni a partire dalle ore 16 iscrizione Il laboratorio è aperto
ad un numero limitato di allievi. Per accedere alla selezione è
necessario inviare una lettera di motivazioni, il curriculum vitae
e una fotografia all’attenzione di Riccardo Bernini via posta
prioritaria all’indirizzo La Corte Ospitale via Fontana, 2
42038 Rubiera RE oppure, preferibilmente, via email all’indirizzo
produzione@corteospitale.org o via fax allo 0522 262343 Gli allievi
selezionati dovranno portare con sé: 2 bastoni di legno
(tipo manico di scopa) 5 palline da tennis 1 tappetino
(tipo base per sacco a pelo) 1 foulard grande (tipo pareo)
1 cuscino da sofà (quadrato) copia del testo Scontro
di negro contro cani e conoscenza di Quai Ouest, Tabataba di Bernard
Marie Koltès
costi L’iscrizione a ciascuna delle tre sessioni laboratoriali
prevede due soluzioni di costo: 350 € comprensivi
di iscrizione al laboratorio Scontro di negro contro cani e all’Atelier
di nuove scritture, copertura assicurativa. 500 €
comprensivi di iscrizione al laboratorio Scontro di negro contro
cani e all’Atelier di nuove scritture, copertura assicurativa,
alloggio presso La Corte Ospitale in accoglienti camere da sei,
con pulizia quotidiana dei servizi, uso cucina e degli ambienti
connessi al servizio ristoro. come raggiungere La Corte Ospitale
In automobile: Autostrada A1 uscita Modena Nord, seguire le indicazioni
per Reggio Emilia, attraversato il ponte sul fiume Secchia svoltare
a destra in direzione Correggio e seguire le indicazioni “Corte
Ospitale”.
In treno: da Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna collegamenti
per Rubiera con treni regionali (per orari, coincidenze, tariffe:
FS informa tel 848 888088 tutti i giorni dalle ore 7.00 alle ore
21).
La Corte Ospitale Ass. Gruppo Atelier via Fontana, 2 42048 Rubiera
(RE) Matteo Carlomagno tel +39 0522 621133 fax +39 0522 262343 cell
380 7219870 info@corteospitale.org Francesca Ciocchetti www.corteospitale.org
cell 348 8504587
Atelier di nuove scritture a cura di Valeria Ottolenghi È L’Atelier
di nuove scritture a costituire l’ambito di lavoro più innovativo
del prossimo triennio, capace di rispecchiare un pensiero che La
Corte Ospitale ha sempre veicolato nelle sue attività e nel suo
procedere. L’atelier di nuove scritture si pone come momento
di riflessione ad ampio spettro sul complesso e quanto mai vitale
rapporto tra le scritture di scena e il teatro come “messa
in scena della parola”. L’assunto muove dalla semplice
considerazione che la drammaturgia (così come la regia) messa in
forte discussione negli anni passati, pare ritornare come esigenza
di “scrittura” centrata su se stessa, rischiando di
perdere quella grande ricchezza di esperienza che artisti ed autori
del nostro secolo ci hanno consegnato. D’altro canto comprendiamo
come molta della sperimentazione e delle nuove proposte dei gruppi
teatrali si siano sempre più rivolte al linguaggio nella sua accezione
di un universo di segni atti a significare, dove una parola, un’immagine,
un suono divengono elementi portanti di una “scrittura”
capace di introdurre il mondo che muta attorno a noi. L’orizzonte
della produzione artistica è oggi attraversato da una profonda modificazione,
ed è quindi la stessa identità dell’artista ad essere al centro
di una trasformazione radicale: non più svincolata dalle forme di
mercato e dai mezzi di comunicazione, ma compromessa in prima persona
con il mondo circostante, in un confronto forzato con la continua
modificazione dei linguaggi, pena la totale emarginazione. Il suo
stesso agire è inserito in una cornice dove l’impatto con
la tecnologia, con il mondo scientifico e filosofico, lo costringe
a ridefinire il suo ruolo la sua identità. E’ poi la stessa
nozione di mercato che, trasformandosi profondamente, viene a costituirsi
come supporto alla modificazione cui sopra si accennava: la globalizzazione
non può essere concepita solo come villaggio globale dell’informazione.
Essa invece agisce profondamente sulle modalità di approccio e di
creazione di un processo economico-creativo. Sul fronte dell’universo
scientifico e tecnologico il problema è assai più evidente: oggi
la complessità degli strumenti espressivi è tale che sarebbe impensabile
poter raggruppare in un'unica persona delle competenze sufficienti
a poter realizzare un prodotto (film, spettacolo o installazione
che sia). Si creano in questo senso delle collettività capaci di
dialogare su terreni e specificità differenti, che il lavoro compiuto
in modo dichiarato o meno rispecchia. Questa riflessione ci porta
ad individuare il punto cardine di questo progetto: il rapporto
tra forme di scritture e medio espressivo. Sappiamo come la sperimentazione
da sempre costituisca l’humus di ciò che sporadicamente emerge
come risultato eccellente, sappiamo inoltre che la forma della comunicazione
abbraccia un campo talmente vasto e complesso che le sintesi possono
essere sempre e solo parziali. E allora: come le scritture per la
scena si collocano rispetto a questo panorama? Come da un lato i
media linguistici impongono delle “forme” di scrittura?
Il nostro atteggiamento come sempre è di indagine, di messa in relazione
di esperienze differenti, di confronto con principi e assunti distinti.
E in questa direzione muove il progetto che individua una pluralità
di direzioni di ricerca di linguaggio strettamente connessa alla
pluralità del medio espressivo: drammaturgia per la danza, drammaturgia
musicale, drammaturgia per lo spazio, drammaturgia visiva, e ancora
cinema e nuovi media, CD room e internet sono alcuni ambiti di progetto
su cui intendiamo confrontarci. Il progetto è articolato quest’anno
in due itinerari: DRAMMATURGIE DELLA CONTEMPORANEITÀ che attraversa
ciascuno degli atelier delle arti e che prevede interventi, oltre
che degli artisti coinvolti, di Andrea Nanni, Renato Palazzi, Luca
Scarlini, Roberto Tessari, VISIONI APOCALITTICHE: DRAMMATURGIA DELLO
SPAZIO condotto da Luca Scarlini e Franco Brambilla.
ATELIER DI NUOVE SCRITTURE
Drammaturgie della contemporaneità 07 > 09 marzo (Andrea Nanni,
Ismael Ivo) 14 > 16 marzo (Luca Scarlini, Franco Brambilla) 07 >
09 aprile (Roberto Tessari, Mamadou Dioume) 17 > 19 aprile (Renato
Palazzi, Ascanio Celestini)
Visioni apocalittiche: drammaturgia dello spazio 06 > 08 dicembre
(Luca Scarlini, Franco Brambilla) 04 > 06 febbraio (Luca Scarlini,
Franco Brambilla) 14 > 16 marzo (Luca Scarlini, Franco Brambilla)
Fiabe d’autore Nel presentare il ciclo “ Fiabe d’autore”,
momenti di spettacolo tra poesia, letteratura e teatro, che si apre
con la produzione de L’accalappiatopi, versione teatrale dell’omonimo
poema di Marina Cvaetaeva, occorre sottolineare l’intento
principale di questo nuovo percorso di ricerca di Franco Brambilla:
la scommessa cioè di riscoprire la potenza comunicativa dell’immaginario
fiabesco nelle complesse metafore socio-politiche che solo i grandi
narratori possono costruire senza perdere la magia e la capacità
di suggerire rinnovate emozioni al pubblico dell’infanzia,
intendendo tale termine non esclusivamente in senso anagrafico.
“Fiabe d’autore”, dunque, come occasione per accostare
l’infanzia, e non solo, alle opere di alcuni tra i più importanti
esponenti della letteratura e della poesia contemporanea, recuperando
al tempo stesso un genere letterario che, spogliato dei suoi stereotipi
, riacquista la freschezza e la forza della autentica poesia. Biblioteca
Comunale “U. Codro” Rubiera sabato 26 ottobre 2002,
ore 21 nell’ambito della Festa in biblioteca Topi da biblioteca
con Roberto Andrioli regia Franco Brambilla L’Ospitale giovedì
26 ottobre 2002, ore 18 L’accalappiatopi con Roberto Andrioli
regia Franco Brambilla anteprima La vicenda arcinota del pifferaio
magico, si colora, nel testo della poetessa russa di una evidente
e graffiante denuncia dell’ipocrisia imperante in una società
sazia di potere e possesso sulle cose, mette volutamente al bando
le intenzioni pedagogiche implicite nella fiaba della tradizione
, rovesciando i termini della parabola: colpevoli i benpensanti
abitanti della cittadina di Hammeln ove anche il cane non sogna
l’osso, ma la catena, liberatorio e rivoluzionario il potere
della musica e del suo magico esecutore che condurrà felicemente
alla morte i suoi piccoli seguaci, liberandoli dai vincoli di una
società perbenista ed ipocrita. Il racconto, affidato alla interpretazione
di Roberto Andrioli, sull’onda delle rime incalzanti del testo
poetico ci guida, in un crescendo di stupore, ironia, satira e passione,
verso la visione utopica di un mondo ove finalmente possano librarsi
le note ed i suoni di una lirica che ci conduce alla libertà della
nostra infanzia, alla vittoria dell’immaginazione sulla realtà,
al potere della parola creatrice di immagini e visioni. Lo spettacolo,
per un numero limitato di spettatori disposti a semicerchio attorno
al narratore, può prevedere anche una forma “itinerante”
ove il pubblico, seguendo le note del magico pifferaio di Hammeln,
potrà riscoprire luoghi e architetture, spazi urbani e naturali
guidato dai versi della poetessa.
ROBERTO ANDRIOLI, attore musicista danzatore, si diploma nel 1996
presso la scuola di formazione per attori del Piccolo Teatro di
Milano diretta da Giorgio Strehler e in seguito si perfeziona partecipando
a seminari e workshop condotti da Yoshi Oida, Maureen Fleming, Nicolaj
Karpov, Carolyn Carlson solo per citarne alcuni. Interessante il
suo percorso di ricerca sull’uso della voce al fianco di Gabriella
Bartolomei e il master in pedagogia teatrale frequentato presso
l’Università di Brescia che lo avvicinano particolarmente
al mondo dell’infanzia. Dalla scorsa stagione lavora stabilmente
nella compagnia Locus solus prodotta dal centro teatrale La Corte
Ospitale di Rubiera.
I quaderni della Corte Per una collana di documentazione e di ricerca
La Corte Ospitale vive un’intensa attività culturale, con
incontri di approfondimento, progettualità “oltre il teatro”,
affrontando diversi temi e questioni, educative, di formazione,
per la crescita individuale e della comunità, per vivere meglio
con le persone, in una più equilibrata condizione sociale, emotiva
ed estetica. Il centro ha sempre documentato a più livelli, con
libri prestigiosi e pubblicazioni di notevole qualità grafica e
stilistica, la propria attività, ma dispiace che alcuni argomenti,
che pure spesso accendono vivaci dibattiti di alto valore intellettuale,
svaniscono senza lasciare tracce, o che si debba aspettare la dimensione
del libro, del saggio, per vedere pubblicati gli atti dei convegni,
spesso di rilievo non solo nazionale. L’idea è allora quella
di creare un’agile collana di studi e di ricerca che, quasi
“all’istante”, sedimenti il senso di un incontro,
attraverso parziali trascrizioni da nastro, interviste, raccolta
di punti di vista. Alla base c’è il desiderio della divulgazione
veloce, efficace, in quaderni di facile realizzazione, ma anche
belli, eleganti da consultare. Non solo: questi quaderni potranno
essere considerati- come a volte avviene per le tappe di uno spettacolo-
dei veri e propri “studi”, fasi di passaggio, sedimentazioni
di un percorso, per cui la raccolta di alcuni di questi volumetti
potrà successivamente condurre ad un confronto di maggior respiro.
Sin da ora sarebbe possibile la creazione di alcuni Quaderni a partire
da diverse attività svolte in questi ultimi anni dalla Corte Ospitale,
come gli incontri sul Teatro Popolare di Ricerca, gli Sguardi Incrociati,
i Dialoghi d’Arte e così via.
Cont@tti La Corte Ospitale ha recentemente rinnovato i suoi recapiti
email, come indicato di seguito: informazioni e prenotazioni info@corteospitale.org
direzione artistica direzioneartistica@corteospitale.org comunicazione
e stampa ufficiostampa@corteospitale.org produzione produzione@corteospitale.org
distribuzione distribuzione@corteospitale.org area giovani areagiovani@corteospitale.org
promozione promozione@corteospitale.org
Informazioni TEATRO HERBERIA Inizio spettacoli ore 21.00. Posto
unico 13,00€; ridotto 10,00€ (possessori Card, fino
a 25 anni, oltre 60 anni, gruppi organizzati); ridotto 6,00€
(operatori settore teatrale, studenti Università di Reggio Emilia
e Modena). Sconto di 1,00€ ai possessori di Ring Card. Teatro
Herberia Piazza Gramsci 1b 42048 Rubiea RE tel 0522 621352 FAMIGLIE
A TEATRO Inizio spettacoli ore 16.30. Posto unico 4,00 € bambini
fino a 12 anni, 5,50 € adulti; ridotto 8,00 € (un adulto
possessore di Card e un bambino). Sconto di 1,00€ ai possessori
di Ring Card. SCUOLE A TEATRO Inizio spettacoli ore 10.00 (ove non
diversamente specificato); ingresso agli spettacoli 4,50€
(insegnanti e accompagnatori ingresso gratuito) L’OSPITALE
Inizio spettacoli ore 21.00 (ove non diversamente specificato).
Posto unico 5,00 €; ridotto 4,00 € (possessori Card,
fino a 25 anni, oltre 60 anni, studenti Università di Reggio Emilia
e Modena).Sconto di 1,00 € ai possessori di Ring Card. L’Ospitale
via Fontana, 2 42048 Rubiera RE tel +39 0522 621133 fax +39 0522
262343 info@corteospitale.org LA CARD La Card è una tessera prepagata,
ricaricabile, che consente di acquistare i biglietti per gli spettacoli
della stagione del Teatro Herberia, L’Ospitale, Famiglie a
teatro, beneficiando della riduzione; non ha scadenza e non è personale,
si acquista al costo minimo di 60,00€ presso le sedi di spettacolo
a partire da un’ora prima dell’inizio e presso l’Ospitale
– Via Fontana 2 – Rubiera, dal lunedì al venerdì dalle
ore 10.00 alle ore 15.00 e il sabato mattina dalle ore 10.00 alle
ore 12.30. La Card può essere utilizzata da più persone anche per
lo stesso spettacolo, ritirando all’ingresso il regolare biglietto
SIAE e verificando il proprio credito residuo. PRENOTAZIONI Per
prenotare è sufficiente una telefonata allo 0522.621133 dal lunedì
al venerdì dalle ore 10 alle ore 18 e il sabato mattina dalle ore
10.00 alle ore 13.00, oppure utilizzando l’indirizzo di posta
elettronica info@corteospitale.org specificando in oggetto PRENOTAZIONI,
a partire dal 12 ottobre 2002 e sino al termine delle attività della
Stagione 2002-2003. Per i possessori di CARD la prenotazione prevede
la segnalazione del numero di codice che la contraddistingue e il
diritto di prelazione. Le prenotazioni sono previste entro le ore
15.00 di ogni giornata di spettacolo.
Info: La Corte Ospitale produzione, promozione, formazione,
ricerca per il teatro via Fontana 2, 42048 Rubiera (RE) tel +39
0522 621133 fax +39 0522 262343 info@corteospitale.org www.corteospitale.org
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