Ricordando Margot Fonteyn di cui il 18 maggio ricorre la data di nascita
Chi ama la danza classica, quella di rango, quella dei periodi migliori, indimenticabili, unici, non può non ricordare Margot Fonteyn. Margaret Evelyn, questo il suo vero nome, era nata il 18 maggio 1919 nei pressi di Londra e sin da quando aveva soli 4 anni iniziò a studiare danza classica. Fu sua madre ad iscriverla alla scuola, ma quando la famiglia si trasferì in Cina la bambina non rinunciò ai suoi studi di danza, anzi!, a Shanghai li continuò sotto la guida del ballerino e coreografo russo George Goncharov, le cui lezioni influenzarono il suo stile di scuola russa.
Tornata in Inghilterra con la madre e il fratello Felix, fu ben presto notata per la sua bravura da Ninette De Valois ed entrò nel corpo di ballo della “Vic-Wells Ballet School”. Nel 1946 la Vic-Wells si trasformò in Sadler’s Wells per poi assumere il nome definitivo di Royal Ballet, avendo come sede la Royal Opera House al Covent Garden di Londra. Ed è proprio qui che cominciò la splendida carriera di Margot che esordì come protagonista ne “La bella addormentata nel bosco” alla presenza della famiglia reale inglese al completo.
Ma il suo nome si lega indissolubilmente a quello di Rudolf Nureyev che quando nel 1961 fuggì dall’Unione Sovietica rifugiandosi a Parigi, fu poi invitato dal direttore del Royal Ballet a esibirsi al Covent Garden. Come partner del ballerino russo fu scelta Margot Fonteyn. Margot, a quei tempi aveva 42 anni, e stava considerando di ritirarsi dalla danza, ma l’incontro con Rudy (appena 23enne) le fece cambiare idea prolungando la sua carriera. Il 21 febbraio dell’anno seguente la coppia Nureyev-Fonteyn si esibì nel balletto “Giselle” ottenendo un’ovazione e ben quindici chiamate sul palco. Margot Fonteyn iniziò una nuova vita artistica al fianco del grande ballerino russo.
Noi genovesi abbiamo avuto il piacere di vederla danzare anche senza dover volare fino a Londra in quanto si esibì spesso assieme a Nureyev al Festival Internazionale del Balletto di Nervi diretto da Mario Porcile. La sua eleganza anche fuori dal palcoscenico era memorabile, una vera “regina”, come la definiva Porcile che raccontò che un giorno ricevette in dono da lei un paio di gemelli in oro con rubini e zaffiri. Roba davvero d’altri tempi!
Francesca Camponero
[In alto: Margot Fonteyn in Romeo e Giulietta al Royal Ballet. Tutte le foto in questo post appartengono alla collezione privata di Francesca Camponero]