Sara Zuccari, quando la passione diventa impegno
Penso sia giusto ogni tanto non parlare di chi vive la danza sul palcoscenico, ma anche di chi la danza la vive in altro modo come accade per noi critici di danza che con la stessa passione dei ballerini ogni giorno ci documentiamo e cerchiamo di essere aggiornati e scoprire cosa accade in questo meraviglioso mondo.
C’è anche chi fa di più e la danza la sostiene proprio in veste del suo ruolo di giornalista e appunto critico come nel caso di Sara Zuccari, direttore de Il Giornale della danza. Sara alle sue spalle ha una formazione presso l’Accademia Nazionale di Danza di Roma. E si vede che già nel suo DNA era presente la vocazione alla “carta stampata” in quanto sin da giovanissima viene notata dal critico di danza Mario Pasi, per poi continuare la sua formazione sotto la guida esperta di uno dei più grandi storici e critici di balletto, il Prof. Alberto Testa, con cui inizia una collaborazione ventennale. Ma il suo iter non finisce qui, per quattro anni la Zuccari diventa stretta collaboratrice di Vittoria Ottolenghi (che non ha bisogno di alcuna presentazione) la quale, dopo la sua morte, le lascia in consegna la longeva rubrica di danza per il settimanale L’Espresso di La Repubblica, tutt’ora edita.
Iscritta all’Albo dell’Ordine dei Giornalisti Italiani dal 1998 al 2004 Sara è responsabile della prima pagina online dedicata alla danza di Tgcom 24, la quarta testa giornalistica di Mediaset. Nel 2003 e nel 2004 è autrice e conduttrice del programma televisivo “Arabesque” in onda sul canale satellitare INN di Telepiù digitale. Nel 2004 pubblica come autrice “l’Agenda della Danza”, edita da Feltrinelli, lavora come giornalista per il mensile Danza&Danza e realizza numerosi documentari, reportage, pubblicazioni saggistiche, testi di danza e convegni: “La Danza Oggi” (2001) e “Incontro a più voci – Aurel Milloss” (2007). Dal 2004 è giornalista – responsabile di danza – per Sky Tg24 diretto da Emilio Carelli. Ha collaborato in qualità di giornalista e scrittrice con l’Accademia Nazionale di Danza di Roma, il Teatro San Carlo di Napoli e la Fondazione Arena di Verona, con il settimanale “A”, la rivista “Tutto Danza” e con il mensile “Expression Dance”.
Ma l’aspetto più importante e a cui la Zuccari tiene di più è senz’altro quello di aver scoperto grandi giovani talenti (tra questi anche gli scaligeri Claudio Coviello e Timofej Andrijashenko) e questo grazie a diversi Premi da lei organizzati. Dal Premio Internazionale “Ginestra d’Oro”, al Premio “Amalfi Danza International”, fino al “GD Awards”, riconoscimento alle eccellenze della danza organizzato dalla sua testata ilgiornaledelladanza.com (fondata nel 2010). Altra tappa importante nella sua carriera è stata quella di essere curatrice e conduttrice della ‘Maratona di Danza’, al Teatro Romano, per il Festival dei Due Mondi di Spoleto.
Ed è proprio a Spoleto che ci siamo conosciute nel 2018 in occasione dell’International Dance Competition diretto da Paolo Boncompagni, in cui la Zuccari ha sempre ricoperto il ruolo di Presidente di Giuria del “Premio della critica”.
Beh, diciamo che persone così fanno bene alla danza.
Francesca Camponero
[Nella foto in alto Sara Zuccari]