«Soli e accompagnati» dal Teatro Pavarotti di Modena
È proprio all’emergenza Covid-19 che deve i suoi natali DUETS AND SOLOS, nuova griffe degli spettacoli di danza a cura di Daniele Cipriani. E se a luglio 2020 questo spettacolo andato in scena a Nervi e Ravenna (una collaborazione tra il Ravenna Festival e la Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova – Festival del Balletto di Nervi) è stata l’occasione gioiosa per festeggiare l’uscita dalle giornate buie del confinamento, una nuova edizione di DUETS AND SOLOS verrà trasmessa in streaming dal Teatro Comunale Luciano Pavarotti di Modena il 6 dicembre alle ore 20.00 per dare ad un pubblico ampio, assetato di arte e bellezza da un secondo lockdown, una rara possibilità di assistere ad uno spettacolo con virtuosi della musica e ballerini internazionali di grido. Lo spettacolo, registrato in presa diretta, sarà visibile a tutti dal canale YouTube del Teatro.
Giovedì prossimo (10 dicembre 2020, NdR), adempiendo scrupolosamente alle regole e di distanziamento sociale e senza pubblico in sala, saranno presenti in palcoscenico la pianista Beatrice Rana e il violoncellista Mario Brunello, a cui si unisce per l’occasione un secondo pianista, Massimo Spada. Brunello è uno dei più affascinanti, completi e ricercati artisti della sua generazione; nell’arco della sua lunga carriera, si è esibito con le più prestigiose orchestre del mondo, di recente anche pioniere di nuove sonorità con il suo violoncello piccolo. Beatrice Rana ha già scosso il mondo della musica classica internazionale, suscitando ammirazione e interesse in tutto il mondo. Tra le musiche che suonerà a DUETS AND SOLOS ci sarà anche l’Aria di Bach, vale a dire l’inizio proprio delle Variazioni Goldberg, che è stato il CD che l’ha resa nota internazionalmente e che le è valsa la nomina, nel 2017, di “Young Artist of the Year” dalla più prestigiosa rivista specializzata sul repertorio discografico, l’inglese Gramophone.
Come è ormai consuetudine negli spettacoli DUETS AND SOLOS (che si avvalgono della consulenza musicale di Gastón Fournier-Facio) ci saranno rappresentanti dell’arte della danza, sia singles che due coppie stabili anche nella vita; queste ultime potranno quindi tranquillamente toccarsi e attorcigliarsi in scena senza contravvenire ad alcuna regola. La novità è che si tratterà di un cast danzante interamente al maschile, incluse le due coppie di congiunti, e che i ballerini sono tutti anche coreografi di loro stessi.
Danzeranno Sergio Bernal (già del Ballet Nacional de España); Matteo Miccini (Balletto di Stoccarda) e Marijn Rademaker (già Balletto di Stoccarda); Sasha Riva e Simone Repele (già Ballet du Grand Théâtre de Genève).
Lo spunto di far danzare insieme coppie di congiunti in DUETS AND SOLOS, idea che è stata imitata anche all’estero, venne a Daniele Cipriani constatando come le coppie stabili hanno potuto continuare, anche in epoca di pandemia, ad abbracciarsi e stringersi tranquillamente: “Fortunatamente, nel mondo della danza, ci sono molti ballerini che fanno coppia, e tra loro anche diverse étoiles e primi ballerini.
Si dà il caso, inoltre, che i ballerini che danzeranno a Modena siano anche coreografi e che abbiano creato coreografie su celebri pagine musicali per pianoforte e/o violoncello che verranno interpretate dal vivo da Brunello, Rana e Spada. Un programma speciale, dunque, in cui due arti sorelle, quelle di Euterpe e di Tersicore, sono congiunte anch’esse: si intessono, ognuna mantenendo la propria cifra ma formando un’unica stoffa.”
I momenti di sola musica si aprono con l’Andante dalla Sonata in sol minore, op.19, per violoncello e pianoforte (Rachmaninoff), e comprenderanno la Quadriglia per violoncello e pianoforte (dal secondo atto dell’opera Not Love Alone) di Rodion Shchedrin.
Di particolare interesse per i musicologi il fatto che Brunello eseguirà la celebre “Ciaccona” di Bach (dalla Partita n. 2 in re minore), scritta per violino, sul suo “violoncello piccolo”, uno strumento storico assai raro che ha la stessa accordatura e agevolezza del violino, ma permette di suonare le note con una simile risonanza del violoncello.
Tra le curiosità coreografiche, una moderna “Morte del Cigno al maschile” (coreografia di Cue) interpretata da Sergio Bernal. Il ballerino spagnolo non farà mancare comunque quei suoi roventi brani iberici che galvanizzano il pubblico (Intermezzo e Danza Finale su musica di Cassadó), mentre Matteo Miccini interpreta un assolo tratto da “SSSS” di Clug (musica di Chopin) e, in tandem con Bernal, “Folia de Caballeros”, un originale passo a due maschile (variazioni sul noto tema della “Follia”, trascritte da Cesare Freddi e Laura Serra per violoncello e pianoforte, coreografia di De Luz/Bernal) in cui i due “caballeros” danzano a distanza senza toccarsi mai.
Per i passi a due “in famiglia” ci saranno due nuove creazioni in prima assoluta a firma dei coreografi/ballerini Sasha Riva e Simone Repele, “Novembre 29” su pagine ‘notturne’ di Chopin, e “Portrait” di Lili su musica di J.S. Bach (dalle Variazioni Goldberg); inoltre, “What we’ve been telling you”, coreografata e interpretata dalla coppia Matteo Miccini e Marijn Rademaker.
Un’ulteriore nota romantica è che ci sarà anche una terza coppia di congiunti sul palcoscenico del Teatro Luciano Pavarotti: quella formata da Beatrice Rana e Massimo Spada. A quattro mani i due musicisti eseguiranno la Fantasia in fa minore D 940 (Op. Post. 103) di Franz Schubert che accompagnerà quest’ultimo lavoro di Miccini e Rademaker. Molti lo considerano il più intimo e amato brano di tutto il repertorio composto da Schubert per il pianoforte a quattro mani.
“Mi colpisce molto come lo scrittore russo Serghei Prokofieff (nipote dell’omonimo musicista a cui dobbiamo tanti celebri balletti) veda nel male la pietra di fondazione del bene”, dice ancora Cipriani. “La pandemia mi ha costretto a trovare nuove formule, come testimoniano tutti gli spettacoli che ho curato negli ultimi mesi. Ora, organizzare uno spettacolo in streaming è l’unica modalità che abbiamo, non solo di dare agli artisti la possibilità di esprimere la loro arte, ma soprattutto di permettere alla gente di abbeverarsi alla fonte di quest’arte e della bellezza. Il governo, con i suoi provvedimenti, pensa a tutelare la salute, a sopperire ai danni economici e sono tutte necessità sacrosante. Ma la gente sta anche soffrendo di ansia, depressione, persino inclinazioni al suicidio. Quindi ritengo che accanto ai suddetti provvedimenti, occorra anche fortificare lo spirito con la bellezza. Se l’orchestra del Titanic continuò a suonare mentre il leggendario transatlantico andava a picco fu perché in quel momento la musica costituì l’unica fonte da cui trarre la forza per affrontare la tragedia. Fortunatamente, non siamo in mezzo all’oceano, ma direi ugualmente di ispirarci a Pina Bausch che ci esortava a danzare, danzare… sennò tutto è perduto.”
Michele Olivieri
[In alto una fotografia di Massimo Danza]