La danza contemporanea incontra Beethoven e Rihm
La danza contemporanea incontra Beethoven e Rihm:
debutta Tra le linee di Simona Bertozzi
Cinque danzatori e un quartetto d’archi a comporre una architettura di fisicità, tra gesto danzato e sonoro. Prima nazionale a Torinodanza Festival.
«Tra le linee intende affermare la potenza di un incontro in cui coreografia e musica dialogano tra densità e svuotamento, tra apparizioni e fughe. Sulla scena cinque danzatori e un quartetto d’archi, a comporre una architettura di fisicità tra gesto danzato e sonoro che si dipana sulla dimensione del limite»: la coreografa e danzatrice Simona Bertozzi introduce la creazione che sarà presentata in prima nazionale il 2 e 3 ottobre 2020 alle ore 20.45 alle Fonderie Limone di Moncalieri (TO) nell’ambito del Torinodanza Festival e il 6 ottobre alle ore 21 al Teatro Elfo Puccini di Milano su invito del Festival MilanOltre.
«Nell’andamento coreografico così come nella struttura musicale (dalla Grande Fuga di Beethoven, attraverso la tessitura elettronica di Riccardo Perugini fino all’intermittenza di Wolfgang Rihm) il limite appare come una esperienza di sconfinamento, di libertà, ma anche di vulnerabilità, che mobilita le prospettive di accordo e relazione tra i corpi» aggiunge Simona Bertozzi in merito alla creazione progettata insieme al musicista e compositore Claudio Pasceri «Le danze si strutturano come gesto reiterato e in continua ricostruzione evocando scenari di turbamento del rapporto tra soggetto e collettività».
«Si ricerca un vocabolario comune che possa testimoniare i diversi gradi di presenza e diversità» conclude la coreografa «L’incontro chiede di essere esatti, di quella esattezza che sorprende un attimo prima di essere compresa. E sembra emergere dall’invisibile. Tra le linee, appunto».
Programma musicale: Ludwig van Beethoven, Die Grosse Fuge op. 133 per quartetto d’archi, Riccardo Perugini, Ad Io per violoncello ed elettronica (prima esecuzione assoluta, commissione EstOvest 2020), Wolfgang Rihm, Zwischen den Zeilen per quartetto d’archi (prima esecuzione italiana). Danzatori: Giulio Petrucci, Manolo Perazzi, Sara Sguotti, Oihana Vesga, Simona Bertozzi. Musicisti: NEXT, New Ensemble Xenia Turin – Adrian Pinzaru, violino, Eilis Cranitch, violino, Enrico Carraro, viola, Claudio Pasceri, violoncello. Librettista Leonardo De Santis. Luci e set spazio Giuseppe Filipponio. Costumi Katia Kuo.
Simona Bertozzi, coreografa e danzatrice, si forma tra Italia, Francia, Spagna, Belgio, Inghilterra e completa gli studi universitari al Dams di Bologna. Dal 2005 conduce un percorso autoriale di ricerca e creazione coreografica. Tra i progetti più recenti emergono il Prometeo, composto da sei episodi coreografici autonomi tra cui And it burns, burns, burns, finalista Premi UBU 2017 come Miglior Spettacolo di Danza dell’anno, e Joie de vivre, coprodotto da ERT Emilia Romagna Teatro Fondazione, Fondazione Teatro Comunale di Modena e Nexus. Parallelamente all’attività di creazione, si occupa di percorsi di alta formazione e collabora con ricercatori e studiosi di arti performative. Nel 2019 vince il Premio Hystrio Corpo a Corpo e il Premio Associazione Nazionale Critici di Teatro.
Info su Simona Bertozzi: http://simonabertozzi.it/.
Info sul Torinodanza Festival: http://www.torinodanzafestival.it/.
Info sul Festival MilaOltre: https://www.milanoltre.org/.