– F A C E S –, investigazione sull’identità di Francesco Ventriglia
– F A C E S-
UN’ INVESTIGAZIONE SULL’ IDENTITÀ
DIRETTO E INTERPRETATO DA FRANCESCO VENTRIGLIA
Con la musica di Yuval Avital (Human Signs Mantra)
Il 9 GIUGNO 2020 uscirà F A C E S, Secondo progetto video di Francesco Ventriglia, Una raffinata e profonda investigazione sull’identità, questa volta in dialogo con Human Signs mantra di Yuval Avital.
Ore 17:00 Canale YouTube Francesco Ventriglia
Francesco Ventriglia partecipa al progetto multimediale The Human Signes, su invito dell’artista israeliano Yuval Avital e dal curatore danza del progetto Stefania Ballone.
Human Signs é un’opera partecipativa globale presentata online e basata sulle due più antiche ed archetipe forme di comunicazione: gesto e voce, che vede artisti di diversa estrazione e provenienti da tutto il mondo, lasciare un segno della propria umanità nel periodo storico delle restrizioni di libertà dovute al lockdown per il Covid-19. In “Human Signs”, ogni artista é invitato a relazionarsi con il mantra di Yuval Avital – preghiera senza parole auto-registrata, in cui vengono convogliate tutte le emozioni in relazione al particolare momento.
Durante il processo creativo, nel relazionarsi con il mantra di Avital, Ventriglia elabora una versione “due punto zero” -F A C E S- che i due artisti decidono di liberare come progetto indipendente.
Al suo secondo lavoro video, Ventriglia apre una investigazione sulle identità dei volti e pone al centro l’essere umano nella sua battaglia dell’affermazione per esistere.
Ventriglia, colpito nel 2015 da una violenta Alopecia da stress post-traumatico, decide in questo lavoro di raccontare il suo personale percorso di accettazione di un nuovo volto.
In un percorso di ricostruzione della sua nuova identità, l’artista utilizza sé stesso per raccontare come l’essere umano possa trasformare le proprie identità, percependo il sé e l’altro attraverso una vibrazione più profonda e autentica ,facendo proprio della disuguaglianza un punto di equilibrio.
«Le persone mi chiedono spesso dove ho trovato il coraggio di accettare la mia nuova faccia.
Rispondo sempre che è il mio aspetto ad essere cambiato, la mia identità estetica appunto, non la mia identità emotiva.
Si parla spesso di come -essere belli-.
Io mi chiedo sempre come spostare la discussione sull’ essere e basta, facendo diventare la bellezza il risultato del percorso».
Accompagnate dal suggestivo mantra di 12 minuti cantato da Yuval Avital, queste immagini ci suggeriscono che proprio attraverso la ricerca del sé più onesto, nell’accettazione della bellezza di essere imperfetti e nella sublimazione delle maschere che ogni giorno usiamo per esistere, forse si puó resistere.
Su – F A C E S – Yuval Avital commenta «sono stato profondamente toccato dal ‘monologo’ di Francesco, arrivato come tanti altri per far parte di Human Signs, ma in questo caso ho sentito la sua validità come opera a se da subito. .In questi giorni di estrema solitudine ci siamo trovati, uniti dal desiderio comune di creare con coraggio, onestà, purezza e la condivisione della nostra sfera intima, anche se questo vuol dire mettersi a nudo, vulnerabili, e sensibili al mondo”».
Dopo C A L I P S O, anche F A C E S è prodotto dallo stesso Ventriglia e da Neil Christopher per la Duende Production, è una cooproduzione. Italo-australiana.
«Spesso uso la parola ‘bellezza’ con i danzatori che dirigo. Credo che la ricerca e la protezione della bellezza sia una fonte inesauribile di motivazione per un artista. Ma cos’e la bellezza? Mi piace pensare che sia un luogo dove mettere amore e verità. È solo in un luogo cosi che può nascere un’arte che tocca il cuore», commenta Ventriglia.
F A C E S sarà distribuito sul canale YOUTUBE e sulle pagine Instagram e Facebook di Francesco Ventriglia alle 17.00 di Martedi 9 Giugno 2020.
Link Video: https://youtu.be/HGtdCnzo4AE
[Nella foto in alto, Francesco Ventriglia ai tempi del Royal New Zealand Ballet]
Note biografiche di Ventriglia
Nel 2010, in seguito alla sua fortunata produzione coreografica -IMMEMORIA- commissionata dall’allora Direttore del Ballo scaligero MAKAR VAZIEV per la compagnia milanese, Francesco Ventriglia lascia come danzatore il palcoscenico del Teatro alla Scala di Milano dove interpretava ruoli da solista e primo ballerino sin dal 1996 e inizia un susseguirsi di progetti di successo, che lo hanno visto passare dalla coreografia alla Direzione Artistica e viceversa.
Dal 2010 al 2013 lo vediamo DIrettore della Compagnia di ballo del Maggio Musicale Fiorentino e dal 2014 al 2017 del Royal New Zealand Ballet.
Dal 2018 é Associato alla Direzione del Ballo della Compagnia Nazionale dell’Uruguay al fianco di Igor Yebra.
Nel 2020 proprio per il Balletto Nazionale di Uruguay riallestirà la sua versione de “Il Mago di OZ” con le musiche di F. Paulence e le scene e i costumi di Gianluca Falaschi.
Questo titolo, presentato nel 2016 in Nuova Zelanda in un tour con 26 rappresentazioni sold out, era valso a Ventriglia il record di incassi nazionale, superando tutte le previsioni di vendita e raccogliendo al fianco del tributo del pubblico un grande successo di critica.
Note biografiche di Yuval Avital
Nato a Gerusalemme nel 1977 e residente a Milano, Yuval Avital è artista multimediale, compositore, e chitarrista. È conosciuto per le sue installazioni sonore e visive, performance collettive che coinvolgono masse sonore nella creazione di rituali contemporanei, opere icono-sonore, quadri multimediali complessi e per lo sviluppo di progetti tecnologici realizzati anche con l’apporto di intelligenza artificiale in spazi pubblici, siti di archeologia industriale, teatri e musei, sfidando le tradizionali categorie che separano le arti.
Nelle sue opere totali e performance, nei suoi concerti e progetti immersivi si possono trovare, uno accanto all’altro, portatori di tradizioni rare e antiche, grandi solisti di musica contemporanea, folle di non musicisti, ballerini, strumenti tecnologici elaborati o appositamente creati, multi-proiezioni video, stampe fotografiche, disegni e pittura.
Pur nella grande complessità e articolata multimedialità, ogni opera rivela una sua identità precisa, divenendo un microcosmo esperienziale, poetico ed emotivo, frutto di una ricerca meticolosa realizzata con un linguaggio attentamente codificato.I suoi lavori trans-disciplinari sconfinano tra le più svariate categorie artistiche e sono stati presentati sia nei più grandi teatri d’opera che in musei e fondazioni d’arte.