COLLECTIVE TRIP: una questione di gender inaugura la stagione del BTT
‘COLLECTIVE TRIP: una questione di gender’
inaugura la 36esima Stagione di Danza del Balletto Teatro di Torino alla Lavanderia a Vapore
La Stagione di Danza, 36esima alla Lavanderia a Vapore di Collegno, inaugura il cartellone 2019/20, martedì 12 novembre con la compagnia BORDERLINEDANZA.
Il titolo in programma, “Collective Trip: una questione di gender” mette subito in evidenza il mood della performance, della giovane compagnia salernitana.
Nella serata affronterà il tema del gender, della trasformazione dell’amore cercando di mettere in discussione le certezze di chi osserva.
La compagnia è presente per la prima volta a Torino, nella Stagione del BTT.
Lo spettacolo, curato da Claudio Malangone per il concept, la regia e la coreografia, prevede come spesso avviene sempre più spesso oggi che il pubblico venga coinvolto, partecipando attivamente ai vari momenti dello spettacolo.
Borderline Danza, diretta dal salernitano Claudio Malangone, è attiva con i suoi progetti sulla scena nazionale fin dal 1992. Dal 2000, è riconosciuta e sovvenzionata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dalla Regione Campania e dagli Enti locali per l’attività di produzione, per la formazione del pubblico e dei danzatori, per la promozione di eventi.
La compagnia è residente presso l’Auditorium del Centro Sociale di Salerno, dove produce spettacoli presentati in festival su tutto il territorio nazionale e all’estero (Spagna, Bosnia, Grecia, Armenia, Giappone), ed è costituita quasi interamente da un nucleo stabile di danzatori.
La formazione sviluppa un lavoro di ricerca rivolto a una decodificazione dei linguaggi, cercando di destrutturare il movimento che nasce dalla propria capacità di introspezione e di invenzione, analizzandolo successivamente per fonderlo e confonderlo attraverso i sensi, a materiali provenienti dalla tecnologia, dalle arti visive, dalla musica e dal teatro.
Borderline quindi come linea di confine che ridisegna continuamente il concetto di esperienza e di rappresentazione nei suoi protagonisti autori/interpreti, nei suoi esiti spettacolari, nei suoi formati, nelle sue sinergie.
Borderline Danza è sostenuta dal Ministero per i beni e le attività culturali e dalla Regione Campania.
Alle 20.30 ci sarà un incontro con il pubblico a cura di Alessandro Pontremoli.
La Stagione proseguirà poi fino a Giugno alternando ospitalità e creazioni ‘made in lavanderia’, in un cartellone ampio e diversificato dove spicca la creatività, la ricerca e lo spazio dedicato ai giovani.
BIGLIETTI
Stagione 2019 — 2020 Coproduzioni Rivolimusica / BTT BUONISCONTO per Rete Performing Arts Per ogni biglietto acquistato a prezzo intero presso Rivolimusica, BTT oppure Teatro Fassino di Avigliana si riceve un buono sconto di 3 euro da spendere per l’acquisto di un biglietto a prezzo intero in una delle altre due stagioni Online sul sito www.vivaticket.it Sul territorio Infopiemonte – Piazza Castello, Torino. |
ABBONAMENTI – ACQUISTABILI SUL SITO BTT
3 spettacoli a teatro / 30€ A teatro in due / 18€ Online www.ballettoteatroditorino.it/abbonamenti
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É previsto un servizio navetta A/R gratuito per la Lavanderia a Vapore da e per la stazione Fermi, prima dell’inizio e al termine di ogni spettacolo
SCHEDA DELLO SPETTACOLO
Lavanderia a Vapore
Martedì 12 novembre 2019 | ore 21
COMPAGNIA BORDERLINEDANZA
COLLECTIVE TRIP: UNA QUESTIONE DI GENDER
Concept, regia e coreografia Claudio Malangone
Costumi Alessandro De Santis
Disegno luci Francesco Ferrigno
Luci Giuseppe Ferrigno
Danzatori Luigi Aruta, Adriana Cristiano, Pietro Autiero, Nicol Memoli, Giada Ruoppo, Antonio Formisano e il pubblico che desidera intervenire
Responsabile produzione Maria Teresa Scarpa
Incontro col pubblico alle h 20.30 a cura di Alessandro Pontremoli
Produzione Borderlinedanza, MIBACT, Regione Campania, Ra.I.D. Festival, Associazione Musicateneo NISA
RAYMOND CARVER, Voi non sapete che cos’è l’amore…
COLLECTIVE TRIP è il titolo/contenitore del nuovo progetto di Borderlinedanza che ha come fine la realizzazione di eventi il cui ambito di indagine macroscopico è la presenza del pubblico all’interno dell’area performativa quasi a decostruire le regole consolidate della finzione.
Partendo dalla necessità di esplorare, verificare e mettere in pratica nuovi modi di composizione e del mettere in scena, i performers (danzatori e quella parte di pubblico che vuole partecipare all’azione) affronteranno il tema del gender, della trasformazione, dell’amore con lucidità e ambiguità. Attraversando significati e sensazioni, cercando di mettere in discussione ciò che si prova con le certezze di chi osserva, il loro agire e le loro storie sfideranno i presenti a guardarsi dentro e (volendo) a confessare/si l’inconfessabile…