Francesca Camponero ci racconta Il Lago dei Cigni del Balletto di Astana
Qualche giorno fa, avevamo pubblicato un articolo a proposito del Lago dei Cigni eseguito dal Balletto di Astana al Carlo Felice di Genova. Francesca Camponero è andata a vedere lo spettacolo e ce lo racconta in questo suo nuovo video.
Giustamente, Francesca fa notare come il Lago sia stato il balletto più famoso (e probabilmente anche più eseguito) nel corso del Novecento e sarebbe interessante interrogarsi sulle ragioni del suo successo, probabilmente determinato da un fortunato mix fra il libretto, la coreografia e la musica di Chaikovsky.
Una delle cose più importanti, quando si guarda il Lago nei rifacimenti della versione originale di Petipa-Ivanov, è la geometria del corpo di ballo. Se è perfetta, l’impatto scenico dei tutu bianchi è a dir poco fantastico. L’ideale sarebbe poter vedere lo spettacolo due volte, una da posizione centrale, l’altra da una posizione sopraelevata posta in diagonale rispetto alla scena. Se in entrambi i casi gli allineamenti del corpo di ballo risultano perfetti, ebbene, allora stiamo parlando di una grande compagnia di danza. E a quanto pare, il Balletto di Astana ha tutte le carte in regola per affermarsi a livello internazionale ancor più di quanto non sia già oggi preso in considerazione dagli addetti ai lavori.
Mentre scrivevamo queste brevi note, ci ha chiamato dalla Germania un caro amico di InformaDanza, il coreografo e maître de ballet Stefano Giannetti il quale ci ha fornito alcune interessanti informazioni aggiuntive a proposito di quanto dichiarato da Francesca Camponero in merito al Valse bluette, inserito in questa rappresentazione dalla direttrice kazaka Altynai Asylmuratova. Si tratta di un brano per pianoforte, composto da Chaikovsky su espressa richiesta di Marius Petipa e classificato come Op. 72, successivamente orchestrato da un altro storico collanoratore del Teatro Imperiale di Pietrogrado, ovvero il compositore italiano Riccardo Drigo.
In ogni caso è doveroso far notare come il connubio fra il Teatro Carlo Felice e la compagnia del Teatro dell’Opera di Astana stia dando buoni frutti, così come viene dimostrato sia dall’affluenza del pubblico che dalle buone recensioni che questo connubio sta ottenendo.