La prima edizione di Incontri punta a raccontare le arti attraverso la danza
Da settembre a dicembre quattordici spettacoli tra Salerno, Pellezzano e Vallo della Lucania
Sabato 8 settembre alla Sala Pasolini la compagnia greca Iros Angelos presenta Oreste
È giocata sul filo della pluralità la prima edizione della rassegna di danza “Incontri” che dall’8 settembre 2018 prenderà il via dalla Sala Pasolini di Salerno, alle ore 21, con lo spettacolo “Oreste” della compagnia greca Iros Angelos e la coreografia di Petros Gallias. Partendo dalla tragedia classica di Oreste, figlio di Agamennone e Clitennestra, il racconto tersicoreo approda ai giorni nostri con il dilemma di tutti i tempi “cosa dobbiamo veramente scegliere?”. Quattordici sono gli spettacoli che da settembre a dicembre si terranno tra Salerno, Pellezzano e Vallo della Lucania. La rassegna si pone l’obiettivo di portare in scena le diverse declinazioni della danza e di avvicinare i giovanissimi al mondo della narrazione corporea attraverso un’apposita sezione. In cartellone ci sono, infatti, quattro spettacoli contrassegnati dalla dicitura “Kids”, dedicati ai più piccoli e che al tempo stesso strizzano l’occhio ai più grandi. Il filo conduttore è la meraviglia, intesa come stupore per le cose, così tipica dei bambini. A firmare la direzione artistica della prima edizione di “Incontri”, realizzata dall’Associazione Campania Danza in collaborazione con Raid – Rassegna Interregionale di Danza di Claudio Malangone, e Antonella Iannone, coreografa ed insegnante di danza con più di quarant’anni di esperienza. La rassegna è tra i progetti italiani ad aver ottenuto l’importante riconoscimento del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Info e prenotazioni: 089 797614; campaniadanza@tiscali.it.
IL CARTELLONE. Venerdì 28 settembre sarà ancora la città di Salerno ad ospitare la rassegna nella Sala Pasolini con “Little Something” per la coreografia e la regia di Loredana Perrella, lo spettacolo ha vinto l’edizione 2017 di “I Teatri del Sacro”. Il testo di François Garagnon, in una lingua metaforica e personale, racconta il viaggio della costruzione di sé, contrapponendo la filosofia dell’essere alla filosofia dell’avere: l’obiettivo dell’esistenza è divenire, essere un grande amore senza fine, anche se in partenza siamo una piccola cosa, un Little something appunto.
Sabato 29 settembre i riflettori della Sala Pasolini si accenderanno su “Duende” della ARB Dance Company, la coreografia è di Francesca Amoruso. La coreografa lavora su una successione di quadri coreografici, in cui si raccontano le emozioni più contrastanti dell’uomo: la delicata dolcezza, l’odio straziante, una gioia che elettrizza, la rabbia che esplode, un amore viscerale e travolgente.
Il quarto spettacolo in cartellone è in programma venerdì 12 ottobre alle ore 21 nell’Auditorium del Centro Sociale di Salerno: ad andare in scena sarà il Gruppo e-Motion con “Crossover” per la coreografia e la regia di Manolo Perazzi. L’autore affida alla parola inglese crossover lo stato emotivo e fisico della sua danza. Questo lavoro cattura l’uomo sospeso tra il reale e l’immaginario, tra istinto e razionalità, impulsi e freni, guidato da un’energia che non s’interrompe anche quando sembrerebbe accennare ad un’involuzione, ad un arresto.
Sabato 13 ottobre, alle ore 21, Artgarage presenta “Siuk”, la coreografia è di Francesco Vecchione. In uno spazio non definito cinque personaggi mettono a nudo momenti della loro storia d’amore, in un tira e molla di giochi ed emozioni.
Venerdì 26 ottobre ci sarà un matinée: alle ore 10.30 sul palco dell’Auditorium del Centro Sociale di Pastena a Salerno andrà in scena “E.sperimenti dance craft” di Esperimenti Dance Company, le coreografie sono di Federica Galimberti, Mattia de Virgiliis e Francesco di Luzio. In questo spettacolo la protagonista è la musica, lirica in “HOPERA” e leggera in “Per…Inciso”; quasi un tracciato al cui interno è disegnata la storia dell’uomo e da qui ha inizio la ricerca della sua bellezza.
Sabato 27 ottobre per la sezione “Kids”, alle ore 18, l’ Auditorium del Centro Sociale di Pastena ospiterà la compagnia spagnola Baal Dansa con “Miramirò”, uno spettacolo di danza e animazione video per i più piccoli, nato dall’universo di Joan Miro; la coreografia è di Catalina Carrasco e Gaspar Morey.
Venerdì 16 novembre “Incontri” si sposterà a Vallo della Lucania e precisamente al Teatro “Leo De Berardinis” con una doppia dello spettacolo “L’isola Magica” della compagnia Resextensa e la coreografia di Elisa Barucchieri che rientra nella sezione “Kids”: una messa in scena è in programma alle ore 10.30 e l’altra alle ore 21. L’Isola Magica- Shakespeare in Dream intreccia i versi del grande poeta drammaturgo con un testo originale, intrecciato in doppia lingua con le parole stesse del grande bardo. È un viaggio attraverso le varie opere shakespeariane, con un occhio particolare ad un aspetto poco affrontato ma fondamentale in tutta l’esistenza umana: il rapporto con il mistero per comprendere l’essenza umana.
Sabato 17 novembre, alle ore 10.30, ancora un momento per i più piccoli: Ex Orto al Teatro “Leo De Berardinis” di Vallo della Lucania presenta “Il Brutto Anatroccolo”, la coreografia è di Piero Leccese; si tratta di uno spettacolo di parola, danza e musica liberamente tratto dalla favola di Hans Christian Andersen.
Domenica 18 novembre, alle ore 18.30, il sipario di Vallo della Lucania si aprirà sulla compagnia Movimento Danza per offrire agli spettatori il racconto di “Place Is The Space – Live!” con la coregorafia di Gabriella Stazio. Sospesa tra casualità e definizione, libertà e forma, contatto e contrasto, “Place Is The Space – Live!” è una performance pensata per un palcoscenico al chiuso, ed anche per spazi aperti, compatta e coinvolgente , con un uso del corpo e del movimento fuori dagli schemi, in cui lo spazio è il luogo.
Venerdì 23 novembre, alle ore 10.30, ci sarà una nuova location per la rassegna “Incontri; sarà, infatti, il Centro Polivalente “Giovani più” di Pellezzano ad aprire le porte per accogliere i piccoli spettatori per la visione di “Farfalle”, lo spettacolo presentato da TPO e firmato alle coreografie da Anna Balducci e Piero Leccese. La scena, composta da immagini proiettate su leggerissimi teli, avvolge gli spettatori e li immerge in un ambiente immaginario e naturale allo stesso tempo: una casina delle farfalle. All’interno di questo spazio i bambini sono invitati ad entrare e giocare con due danzatori per scoprire insieme un fenomeno affascinante come quello della lenta metamorfosi di una crisalide in farfalla.
Sabato 24 novembre, alle ore 21, al Centro Polivalente “Giovani più” di Pellezzano andrà in scena “Metamorfosi” della compagnia Borderline Danza e la coreografia di Claudio Malangone. Così come il poeta romano Ovidio, tra i maggiori elegiaci, ha voluto rielaborare con questi versi il concetto del mito, Malagone prova a tratteggiare il ritratto dei miti di oggi.
A dicembre gli ultimi due spettacoli: venerdì 14 dicembre, alle ore 21, sul palco dell’Auditorium del Centro Sociale di Salerno la compagnia Déjà Donné si esibirà in “Ultimo Piano” con le coreografie di Priscilla Pizziol e Giorgia Gasparetto incentrato sul desiderio di rivivere ciò che è stato e ciò che è scivolato via in un attimo.
Gran finale lunedì 17 dicembre all’Auditorium del Centro Sociale con il il matinée previsto alle ore 10.30 che poterà in scena un trittico tersicoreo con “Frammenti di Lady M – estratti di Enter Lady Macbeth” di Simona Bucci, nel quale Lady Macbeth diventa, come le streghe, creatura della notte e questo suo sostituirsi, con la sua presenza fisica di donna, a quegli esseri che appaiono mere esalazioni della terra e dell’aria, sottolinea la transizione progressiva dal piano metafisico a quello umano; con “Con-Fine” di Françoise Parlanti, un “viaggio” spazio/temporale che parte da un luogo delimitato ma allo stesso tempo intimo e confortevole che lentamente si modifica, varcando confini che portano il corpo a esplorare densità spaziali diverse in cui è difficile entrare e uscire, e “Still There” di Sara Orselli in collaborazione con Frida Vannini che porta in scena le forme come memorie che si ripetono ostinatamente, diventando possibilità di trasformazione del vissuto.
[Nella foto in alto la direttrice artistica della rassegna, Antonella Iannone]