Marco Baliani racconta il suo Pinocchio africano al Teatro Comunale di Ferrara
“Pinocchio è la storia più italiana che io conosca. L’ho fatta rappresentare ai bambini africani e dopo un anno che il Pinocchio nero è finito, ho avuto proprio chiaro che erano loro i Pinocchi. Erano rimasti affascinati perché Pinocchio è un ragazzo di strada, come loro. Ho anche rivalutato Collodi: in genere si critica il suo finale, si vorrebbe che Pinocchio restasse monello. In realtà Pinocchio è la storia di un morto di fame che riesce a realizzare il suo sogno di normalità, di avere la pancia piena“. Queste le parole di Marco Baliani riguardo il suo ultimo lavoro dal titolo “Pinocchio africano”.
Questa sera, venerdì 3 novembre alle 21, Baliani sarà al Teatro Comunale “Claudio Abbado” di Ferrara, nell’ambito della “V Giornata dedicata ad esperienze di arte nel sociale”, dove terrà una conferenza-spettacolo appunto su “Pinocchio africano”. Nel corso di questa narrazione-reading appositamente creata per Ferrara, l’attore, drammaturgo e regista di Verbania condividerà con il pubblico l’esperienza del suo Pinocchio nero, descrivendo la costruzione di uno spettacolo in terra africana con i ragazzi di strada dello slum di Nairobi.
Lo spettacolo di teatro-danza fa parte di un ambizioso progetto, Acting from the Street, volto alla riabilitazione di 20 ragazzi di strada kenioti e racconta la canonica storia di Pinocchio. Una mimica da burattino compiutamente riuscita, il gruppo che si muove come un corpo unico, riempiendo tutti gli spazi, con movimenti ed emissione di voce assolutamente coordinati, mentre le frasi richiamano il libro di Collodi, così almeno nella traduzione che compare sullo schermo perché, tranne rare battute, i ragazzi parlano quasi sempre in kiswahili.
Baliani si dice entusiasta del risultato raggiunto dai ragazzi che, solo due anni fa, non avevano voce, erano chiamati chokora, che significa spazzatura, e non avevano mai visto un uomo adulto, per di più bianco, che li stesse a sentire. Ricorda però che non ha fatto tutto da solo, l’hanno aiutato i numerosi volontari artistici che è riuscito a coinvolgere in Italia. Certo in Africa si fanno cose più sostanziose, di prima emergenza, mentre il suo è un progetto che ha l’ambizione di nutrire l’anima, ma grazie alle sottoscrizioni sono riusciti ad affittare una casa per i ragazzi, alcuni di loro si sono pienamente ripresi e sono tornati persino a scuola.
Gli ingredienti per la favola africana a lieto fine ci sono tutti: ragazzi disprezzati ed emarginati, una storia raccontata sotto l’albero che finalmente ha visto anche le luci del palcoscenico e l’Europa. Dopo il debutto a Nairobi nel mese di agosto, c’è stata l’esibizione dei ragazzi in Italia con quattro spettacoli, due dei quali già realizzati a Roma, al Globe Theatre, teatro elisabettiano di recente inaugurazione, mentre per l’8 e il 9 settembre il Pinocchio nero è stato replicato a Palermo, nella suggestiva cornice dello Spasimo.
Questa sera a Ferrara Baliani racconterà di come sia stato possibile realizzare questo non facile esperimento e al tempo stesso del suo incontro, umano ed artistico, con modi di pensare e vedere il mondo lontanissimi dal suo. Parlerà di cosa immaginiamo noi occidentali quando parliamo di Africa, e di come sia arduo ma arricchente riuscire in qualche modo a “pensare il pensiero dell’altro”. Prospettive di riflessione che valorizzano il percorso proposto da LST, la cui programmazione 2017 è dedicata alla diversità culturale. Il titolo di questa sua decima edizione è un messaggio per i cittadini: SOCIETÀ-IDENTITÀ-DIRITTI. Persone uguali | culture differenti.
Francesca Camponero
Acquisto biglietti per Pinocchio africano: biglietteria del Teatro Comunale [posto unico 5 euro].