Per la prima volta a Roma il Trittico Robbins, Preljocaj, Ekman
Un grande prima quella di venerdì 31 marzo al Teatro Costanzi di Roma con una serata di danza davvero speciale che propone un programma di tre titoli illustri eseguiti nel seguente ordine: The Concert di Jerome Robbins, Annonciation di Angelin Preljocaj e Cacti di Alexander Ekman.
Le tre opere coreografiche non sono mai state danzate dal Balletto del Teatro dell’Opera di Roma prima di ora il che rende quest’evento ancora più importante.
La Direttrice del Ballo Eleonora Abbagnato durante le conferenza stampa ha detto: “Questa serata rappresenta un avvicinamento alla danza del futuro. Sviluppa uno humor speciale unendo due coreografi molto diversi come Robbins, il maestro indiscusso e Ekman, il genio della danza di domani. E la profondità con Angelin Preljocaj: la danza contemporaneità è poesia, un lavoro fondamentale per la crescita di un danzatore completo”.
The Concert del coreografo americano Jerome Robbins che ha debuttato il 6 marzo del 1956, è ripreso al Teatro dell’Opera di Roma da Jean-Pierre Frohlich e Stéphane Phavorin. Il brillante balletto in un atto ritrae i comportamenti di un pubblico che ascolta un concerto per pianoforte e affresca situazioni ricorrenti durante i concerti, innescando un crescendo di gags dalla forte componente umoristica. Il pianista, che in questo debutto romano è la pianista Enrica Ruggiero, suona Frédéric Chopin in scena: i suoi spettatori lo raggiungono, si portano una sedia e animano comicamente il concerto, esternando, con gesti e atteggiamenti, i comportamenti che li caratterizzano. In scena con il Corpo di Ballo e i Solisti del Teatro dell’Opera di Roma i primi ballerini Rebecca Bianchi e Manuel Paruccini.
Annonciation di Angelin Preljocaj è del 1995, e in questo caso viene ripresa da Claudia De Smet con la supervisione dello stesso coreografo albanese. Questa stupenda coreografia nel 1997 vinse il Bessie Award. E’ una pièce per due danzatrici, che porta in scena un momento chiave della nostra religione, ossia l’incontro tra la Vergine Maria e l’Arcangelo Gabriele. L’incontro tra le due danzatrici è di grande impatto e sviluppa un dualismo di grande qualità che evidenzia le sensazioni contrastanti: tensione e forza da una parte, morbidezza e fragilità dall’altra. Ad eseguirlo saranno l’étoile Eleonora Abbagnato e la prima ballerina Rebecca Bianchi.
In ultimo Cacti, del coreografo svedese Alexander Ekman, è un balletto del 2010, qui ripreso da Spenser Theberge e Nina Botkay. Debuttò con grande successo al Lucent Dans Theatre di Den Haag ed è nato per sedici ballerini che, inginocchiati su quadrati bianchi, creano variazioni ritmiche usando il proprio corpo. Il corpo strumento dei ballerini è accompagnato da registrazioni vocali, che forniscono un’ironica narrazione dell’azione scenica, e da un quartetto d’archi. Quest’ultimo – che per il debutto al Teatro dell’Opera di Roma è il Quartetto Sincronie composto da Houman Vaziri (violino), Agnese Maria Balestracci (violino), Arianna Bloise, (viola), Francesca Villiot (violoncello) – è fisicamente presente sul palcoscenico e suona un repertorio che include Haydn, Beethoven, Schubert e Mahler. Cacti è diventato un successo mondiale ed è stato eseguito da 18 compagnie di danza nel mondo. Ha ricevuto la nomination per il premio di danza olandese Zwaan 2010, per il National Dance Award (UK) nel 2012 e per il prestigioso Olivier Award. Danzano insieme al Corpo di Ballo, il primo ballerino Claudio Cocino e la splendida Annalisa Cianci.
Lo spettacolo resterà a cartellone fino a sabato 8 aprile.
Francesca Camponero