Pochi giorni al debutto di Autunno Danza al San Carlo di Napoli
Mancano pochi giorni al debutto di Giuseppe Picone nel suo spettacolo di apertura della settima edizione del Festival Autunno Danza al San Carlo di Napoli.
Il 26 e 27 ottobre è in programma con il gala dedicato a Carla Fracci, mentre il 7 e 8 novembre saranno in scena Il lago dei cigni e Il Corsaro, e qui si comincerà a vedere il lavoro di Picone che punta diritto alla qualità.
La coreografia per la Fracci è fatta a misura per lei e vede in scena cinque uomini che rappresentano i suoi partners: Antony Dowell, Eric Bruhn, Rudolf Nureyev, Gheorghe Iancu e Paolo Bortoluzzi. Ma ci sarà un momento in cui la grande étoile rimarrà da sola in palcoscenico sulla musica di Kurtag. Questo serve a sottolineare i momenti bui della sua vita. Ma naturalmente seguiranno le note di Debussy ad evidenziare invece i momenti belli , che sono indubbiamente tanti e nel Claire de lune la Fracci danzerà assieme a Picone.
Era indubbio che la “Signora della Danza” avesse il suo posto in prima fila sul palcoscenico di Napoli, soprattutto dopo le polemiche sulla gara a distanza con Milano per le migliori celebrazioni. E Picone è stato accorto proponendo Le spectre de la rose con Candida Sorrentino e Salvatore Manzo, il pas de deux de La Bella Addormentata con Luisa Ieluzzi e Stani Capissi, La Sylphide con Sara Sancamillo e Carlo De Martino, l’Adagio della Rosa della stessa La Bella Addormentata con Claudia D’Antonio, Raymonda con Anna Chiara Amirante ed Alessandro Staiano ed il cameo Domani futuro di giovinezza, coreografato dallo steso Picone e con la regia del marito della diva, Beppe Menegatti.
La seconda parte del gala ha un taglio più moderno, proprio come lo vuole il neo-direttore per un Teatro che punta a mettere in luce tanto il repertorio classico quanto quello contemporaneo. A programma ci sono le coreografie Loop di Edmondo Tucci, Narciso di Maria Grazia Garofoli, Black Stone di Gianluca Schiavoni, Quiet noise di Michele Merola, Leichtes blut alles Walzer di Renato Zanella e Mercurial Manoeuvres del britannico Christopher Wheeldon.
Picone è soddisfatto ed afferma che a Napoli niente è difficile e tutto è possibile: “Svolgo un mestiere meraviglioso e certo non mi lascio abbattere da qualche ostacolo burocratico” dice il direttore.
Francesca Camponero
[Foto in alto: Giuseppe Picone e Marianna Suriano]