Il ritorno a Torino del Balletto di Siena
Un finale di scroscianti e calorosi applausi per lo spettacolo del Balletto di Siena andato in scena venerdì 27 novembre, presso il Teatro Nuovo di Torino. All’interno della 37ª stagione di Danza e Arti Integrate Il Gesto e l’Anima 2015-16, organizzata e promossa dalla Fondazione Teatro Nuovo di Torino, la compagnia senese si è esibita nell’opera Butterfly, con la coreografia di Marco Batti su musica di Riccardo Joshua Moretti. I due maestri, ispirandosi all’opera di Giacomo Puccini e al libretto di Giacosa, hanno affidato ai ballerini la capacità di raccontare Madame Butterfly, donna vittima dei propri sentimenti, attraverso le sonorità, gli sbalzi cromatici e gli slanci dei corpi.
In questa versione Batti esalta la caparbietà di Butterfly,donna vittima dei propri sentimenti e del senso di una quasi dovuta sottomissione, e la accosta ad elementi scenografici posti a simbolo delle navi. “Navi che in giovinezza le permettono di conoscere l’amore, che le straziano per anni il cuore e che, alla resa dei conti, portano davanti agli occhi di questa donna e madre innamorata il più grande dolore spiega Marco Batti – Tutto ciò avviene senza fossilizzarsi sull’immagine del singolo danzatore che interpreta ‘il personaggio’, ma identificando cromaticamente le figure chiave: il bianco, limpido e morale, per Butterfly; il nero per Pinkerton ma anche per tutto ciò che racchiude mistero e oscuro presagio, concludendo con la semplice e serena nudità per il Bambino e per ciò che, incoscientemente, diventa parte integrante di un’immortale storia d’ amore. E’ una storia struggente – conclude il coreografo – Nel finale Butterfly, con il cuore ormai disintegrato dagli eventi, decide di rinunciare al proprio figlio e di lasciare questo mondo con lo stesso silenzioso onore che suo padre dimostrò a suo tempo, e con lo stesso pugnale”.
Il Balletto di Siena nasce con l’obiettivo di permettere a giovani danzatori di collaborare direttamente con professionisti già affermati del mondo coreutico. Tale progetto si genera dalla consapevolezza della presenza di un gap, un vuoto, tra la formazione vera e propria e l’inserimento all’interno del mondo del lavoro. La singolarità sta nel proposito di inserire giovani danzatori di età compresa tra i 18 e 25 anni in una compagnia stabile in cui hanno la possibilità di lavorare con professionisti affermati nel settore e coreografi di fama internazionale. La qualità del lavoro e della formazione in itinere vengono garantite dalla professionalità della direzione artistica curata dal M° Marco Batti. Inoltre, il susseguirsi di coreografi internazionali chiamati appositamente per le singole produzioni creano un clima ricco di differenti stili coreografici rendendo la compagnia eclettica e poliedrica. Ad accrescere queste caratteristiche già dal primo anno la compagnia ha avuto un respiro internazionale vedendo nel suo organico danzatori provenienti da tutta Europa.
La compagnia, sempre molto impegnata in tournée internazionali è reduce dal grande successo avuto al Teatro di Terrassa (Spagna) dove lo spettacolo ha registrato il sold out e che ha ricevuto interesse e la curiosità della stampa spagnola.